ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

in radio con noi

Il sentiero Moravia chiuso, Dacia Maraini: “Impedire l’accesso è come la censura”

Nel luogo dei ricordi con la scrittrice che sarà a Sabaudia per presentare il suo ultimo libro

SABAUDIA – “Impedire l’accesso a un luogo che prima era di tutti, è come una censura”. La pensa così Dacia Maraini sul Sentiero Moravia, intitolato idealmente all’uomo con cui ha condiviso una parte della sua vita. Anche se il privato proprietario di una villa fra le dune sul lungomare di Sabaudia ha avuto ragione dai giudici e sembra quindi legittimato alla chiusura (già avvenuta) di un altro pezzo di demanio, la recinzione che impedisce l’accesso alla discesa a mare, accende gli animi. E così, dopo la petizione lanciata su Change.org dal Fortino di San Felice Circeo, il consigliere regionale del Pd Enrico Forte ha presentato un’interrogazione scritta alla Regione Lazio per chiedere che cosa intenda fare perché quel luogo così evocativo possa tornare nelle disponibilità di tutti. E per farlo, cita, insieme a Moravia, la donna che con lui ha vissuto lunghe estati nella città delle dune e il piacere di quella vista: la scrittrice, poetessa, saggista, Dacia Maraini, appunto.

Attivissima come sempre è stata, dopo la recente pubblicazione del libro La scuola ci salverà, è tornata alla ribalta per la sua pubblica richiesta di riaprire l’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, anche lui un ex di Sabaudia.  Noi l’abbiamo raggiunta telefonicamente nella sua casa romana per chiederle che effetto fa sapere privatizzato un luogo dell’anima.

“Non conosco i particolari di questa storia e non so perché questa persona abbia avuto la possibilità di chiudere un passaggio che dovrebbe essere pubblico, ma sinceramente la cosa mi stupisce. Sabaudia per me ha delle memorie splendide, ma a prescindere dalla memoria, quando si chiude qualcosa che era nella diponibilità di tutti si fa una censura, qualcosa di grave. Io penso che bisognerebbe ripensarci e chiedere ai privati di lasciare libere le discese, perché il mare è di tutti”.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto