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Passione di Cristo, a Maenza l’edizione numero 42

LATINA – Settimana impegnativa per i maentini, impegnati nella messa in scena della edizione numero 42 della Passione di Cristo. Sono giorni frenetici di prove, questi, ma anche di allestimento delleimponenti scenografie nelle piazze del paese che nell’occasione diventano teatro delle fasi salienti della cattura e crocifissione di Gesù: Piazzale San Rocco (da dove parte la rappresentazione con l’ultima cena e l’orto  degli ulivi); Piazza Santa Reparata (dove si svolge il tribunale di Hanna);  Piazza della Portella (teatro del tribunale di Caifa); Piazza Lepri (dove sisvolgono le scene fin ali dei tribunali di Pilato ed Erode e della  Crocifissione).

Scenografie gigantesche, a grandezza naturale, che ripropongono situazioni e luoghi teatro del dramma storico.

Sono 350 i figuranti impegnati nella Sacra Rappresentazione: tre ore ininterrotte, un pathos crescente, che avvolge e coinvolge migliaia di visitatori, protagonisti anch’essi della passione grazie ai vestiti di scena (le tunichette color avorio) messe a disposizione dall’organizzazione.  Basterà prenotare l’abito contattando direttamente l’Associazione attraverso il sito internet (http://www.passionedicristo.eu) o recandosi direttamente presso la sede della pro Loco (Piazza Lepri), qualche ora prima della Rappresentazione.

“Sarà un modo per accentuare il carattere fortemente “popolare” di questanostra tradizione” – sottolinea il presidente Roberto Ciccateri evidenziando  la caratteristica che fa della passione di Maenza un evento davvero rappresentativo delle radici storiche, culturali e cristiane della gente lepina: “Non legare il nome della nostra passione ad un nome famoso – afferma il presidente – è una scelta precisa ed irrinunciabile a tutela del carattere genuino e vero di questa manifestazione che nasce dal popolo ed intende restare espressione del popolo”.

Caratteristica che ha fatto della passione di Maenza un evento ammirato intutto il mondo grazie anche alla risonanza data all’evento dalla  EPA-EUROPEAN PRESSPHOTO AGENCY di Francoforte che ha rilancio in tutto il mondo le foto della Passione maentina che appare, ad esempio, persino su molti siti coreani grazie alle immagini splendide del giornalista Ansa Ghigo Alighiero Palazzo.

Ritengo doveroso un ringraziamento particolare all’Amministrazione Provinciale di Latina, al presidente Armando Cusani e all’assessore Bianchi – dichiara il presidente Ciccateri. E’ grazie a loro e all’impegno costante dell’Amministrazione Comunale di Maenza, del sindaco Mastracci e dell’assessore Cardone che anche quest’anno potrà essere messa in scena con la maestosità di sempre una manifestazione così profondamente radicata nella storia della comunità lepine.

I costumi sono di Benito Trichei, la direzione artistica di Riccardo Loccia, il trucco di Moreno Salerno.

ISTRUZIONI PER I VISITATORI

E’ consigliabile raggiungere il paese almeno due ore prima, per sistemare al meglio le auto e godersi appieno l’evento. Sarà un’occasione anche per visitare questo splendido centro medievale che mantiene inalterate e con cura estrema le sue antiche tradizioni. La stessa Sacra Rappresentazione è una di queste.

Venerdì 22 aprile, alle ore 20.30: si partirà da Piazzale san Rocco, ove si svolgeranno le scene dell’ultima

cena e dell’orto degli ulivi. E’ una zona particolarmente suggestiva dal punto di vista ambientale, perfettamente somigliante alle alture di  Gerusalemme e ai luoghi storici in cui avvenne la cattura di Gesù. In Piazza Santa Reparata, all’ingresso del paese, si svolgerà il tribunale di Hanna, laddove Gesù fu condotto dopo la cattura nel Getsemani. Nel rispetto del testo evangelico, che tace sulla reazione di Hannah davanti all’accaduto, e dopo un interrogatorio che a nulla approda, Gesù verrà  inviato al sommo sacerdote Caifa. La scena di svolge in Piazza della Portella, l’antica piazza d’armi antistante l’austero palazzo Baronale di Maenza. Qui, presente il Gran Sinedrio, Gesù subisce un nuovo interrogatorio per esser poi inviato a Pilato prima e ad Erode poi in quella Piazza Lepri dove, in un crescendo di  musiche e di emozioni, si consumerà poi anche il dramma della crocifissione e della morte della Cristo.

Chiuderà la rappresentazione la suggestiva scena della Resurrezione.

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