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il progetto

Produzione di Idrogeno a Borgo Montello, la Regione Lazio finanzia il progetto di Indeco e il comitato dei residenti dice “no”

Il provvedimento proposto da Elena Palazzo scatena Fratelli D'Italia: contrari Tiero e Di Cocco

La discarica di Borgo Montello

LATINA – Sta scatenando reazioni contrarie a Latina,  l’annuncio dato giovedì 31 ottobre dalla Regione Lazio di “investimenti per la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse”. Tra questi infatti c’è quello che riguarda “Indeco Green Hydrogen Hub” a Borgo Montello approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente, al Turismo e allo Sport, Elena Palazzo. «Grazie a questo nuovo finanziamento – spiega nella Palazzo – la Regione Lazio consolida il proprio impegno per una crescita verde e sostenibile, confermando il ruolo dell’idrogeno come risorsa centrale per la transizione energetica e la decarbonizzazione». E aggiunge: «L’investimento in Hydrogen Valleys, infatti non solo stimola il rilancio delle aree industriali dismesse evitando il consumo di suolo, ma promuove anche una crescita economica sostenibile, contribuendo in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica al 2050».

A levarsi per prima è stata la voce del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero (stesso partito di Palazzo) che non usa mezzi termini: “Il progetto per la produzione di idrogeno a Montello è una  soluzione che non condivido. Chiederò incontro al presidente Rocca”. Secondo Tiero l’assessora all’ambiente “prima di autorizzare tali interventi, avrebbe dovuto ascoltare anche il parere dei cittadini residenti”.

Tiero ricorda che “la discarica di Borgo Montello, purtroppo, continua a costituire un serio pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente” e ricorda che “nel febbraio 2021 Arpa Lazio ha indicato come tutti i campioni prelevati da Borgo Montello abbiano mostrato la rilevante presenza di metalli quali arsenico, ferro e manganese, le cui concentrazioni sono risultate superiori ai limiti previsti dalle concentrazioni soglia di contaminazione”, per concludere che “occorre tenere alta l’attenzione sulla questione e chiedere il disinquinamento del sito. Senza di esso non sarà possibile procedere con altre iniziative sull’impianto”, dichiara il presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive, che è anche componente delle commissioni Sanità e Ambiente del Consiglio regionale del Lazio. Lo stesso Tiero ricorda la lunga servitù sopportata per 50 anni dai residenti  di Borgo Montello, Borgo Bainsizza e Le Ferriere e che occorrerebbe valorizzare le “ricchezze storico-culturali (Satricum, la casa del martirio di Santa Maria Goretti) e attività produttive di alto livello (la cultura del cibo biologico e del vino con Casale del Giglio)” e “investire sul miglioramento della qualità dei servizi di quest’area.. come per esempio un Palazzetto polifunzionale”. E ancora che “occorrerebbe favorire una crescita sociale, culturale ed ambientale dei giovani di queste comunità”.

Anche il comitato spontaneo dei residenti di Borgo Montello ‘No ad altre servitù’ si ribella e chiede di essere coinvolto nelle scelte : “Le principali preoccupazioni  – scrivono in una nota – sono legate alla salute della popolazione. Evidenziamo come vi siano stati numerosi decessi causati da diverse neoplasie. Non ci vuole uno scienziato per capire che in questo lungo lasso di tempo ci sia stata una crescita di mortalità legata a tumori in tutta la nostra area di riferimento, che va da Borgo Montello fino a Le Ferriere, compresa Borgo Bainsizza. Pretenderemmo che venisse effettuata una seria indagine epidemiologica da parte della Asl per avere l’esatta fotografia della salute della popolazione di questo territorio. Stiamo convivendo con una bomba ecologica devastante: basti pensare che meno di quattro anni fa 2021 Arpa Lazio ha indicato come tutti i campioni prelevati da Borgo Montello abbiano mostrato la rilevante presenza di metalli quali arsenico, ferro e manganese, le cui concentrazioni sono risultate superiori ai limiti previsti dalle concentrazioni soglia di contaminazione. Vale la pena di sottolineare che Indeco così come Ecoambiente dovevano accantonare le risorse per la bonifica.   E’ lecito chiedersi, per quale motivo non si è pensato di completare il sito dopo la chiusura? Perchè non si è ancora restituita alla comunità un’area devastata? Chiediamo ed anzi esigiamo che vi sia la massima trasparenza negli atti che riguardano progetti ed iniziative ricadenti nella nostra zona. Vogliamo poter dire la nostra, essere coinvolti e ricevere informazioni dettagliate su tutto quello che riguarda l’area dei borghi di Latina nord”.

I residenti invitano a Borgo Montello il presidente Rocca e chiedono un un confronto pubblico: “Chiediamo sin d’ora che vengano a riferirci quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione regionale sul nostro territorio”.

Sul progetto progetto Indeco a Montello si dice preoccupato anche l’assessore comunale di Latina Gianluca Di Cocco: “Condivido come esponente politico e cittadini, le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dal consigliere regionale Enrico Tiero. Non possiamo accettare che vengano creati ulteriori danni al nostro territorio, in una zona, quella di Montello, che da troppi decenni sopporta una servitù pesante e fortemente penalizzante per i suoi cittadini. Non ho accolto positivamente e nutro molti dubbi nel merito, la notizia della delibera di giunta regionale, che promuove investimenti per la produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse. Nello specifico si finanzierebbe il progetto della “Indeco Green Hydrogen Hub”, relativamente a Borgo Montello. Per tanto, troppo tempo, abbiamo invocato ristori per i residenti, sotto il punto di vista strutturale e risarcitorio. Oggi vediamo invece come finanziamenti pubblici vengono erogati con grande facilità a soggetti privati. Trovo questa operazione discutibile nel metodo e ripeto nel merito. Con tutte le forze si sta cercando di rilanciare il territorio sul piano economico, rendendolo più appetibile sotto il profilo turistico. È giunto il momento della concretezza e lavorare per dare una prospettiva diversa alle future generazioni. L’area di Borgo Montello può vantare una serie di grandi eccellenze: dall’ambiente all’agroalimentare, passando per la storia e la cultura. Non possiamo pensare che si preferisca penalizzarlo con ulteriori scelte sbagliate. Bisogna puntare con decisione sul rilancio delle attività turistiche e conseguentemente sulla bonifica di quelle aree. Non è pensabile parlare di turismo, di sostenibilità quando poi gli sforzi che si stanno facendo in tal senso sono resi vani da scelte calate dall’alto che ad oggi non accettano contraddizioni. Per queste ragioni ritengo sia necessario che la questione del progetto Indeco sull’idrogeno venga affrontata in tutte le sedi istituzionali, a partire dal Comune di Latina ed interessando sin da subito l’amministrazione ed i rappresentanti pontini della Regione Lazio”.

 

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