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il libro

Aggressioni ai sanitari, Giovanni Del Giaccio presenta: “Volevo solo fare il medico”

L'autore: “Li abbiamo chiamati eroi ma ce ne siamo dimenticati presto"

LATINA – Le aggressioni ai medici e al personale sanitario stanno facendo notizia, ma sono un fenomeno che si trascina da tempo. Ne parla in  “Volevo solo fare il medico. Storie di aggressioni, mobbing e maxi-risarcimenti” (edito da Giubilei Regnani) il giornalista de “Il Messaggero” Giovanni Del Giaccio.

“Racconto di aggressioni, violenze, mobbing per chi ha denunciato le storture di un sistema, ma anche di maxi-risarcimenti e medicina difensiva. Si analizzano le diverse modalità di aggressione e si fanno parlare i protagonisti. Gli eroi che abbiamo presto dimenticato e le tante, troppe carenze del servizio sanitario pubblico”, dice l’autore.

Il libro, con la prefazione del presidente della Federazione nazionale dell’ordine dei medici, Filippo Anelli, sarà presentato giovedì 24 ottobre alle 18 presso la sede dell’ordine dei medici di Latina, in piazza Celli. Con l’autore ci saranno il presidente dell’ordine di Latina, Giovanni Maria Righetti e  il chirurgo Daniel Sermoneta. Con loro dialogherà il giornalista Lidano Grassucci. Sarà anche l’occasione per ricordare Marco Sacchi, indimenticato dirigente della chirurgia del “Goretti”, al quale il libro è dedicato.

“Li abbiamo chiamati eroi – si legge nella sinossi – ma ce ne siamo dimenticati presto. Come se il Covid non abbia insegnato nulla, quando in realtà la pandemia ha messo a nudo le carenze del sistema sanitario, la mancata programmazione ed esaltato il ruolo di tutti i medici che sono stati in prima linea. Li abbiamo chiamati eroi, ma continuiamo ad aggredirli e non solo fisicamente. C’è chi ci ha rimesso la vita, è vero, chi ha subito violenza sessuale, chi è stato picchiato o si è trovato di fronte una pistola. Poi ci sono coloro che quelle carenze le hanno denunciate e per questo sono stati messi da parte e inutilizzati (ma non c’è carenza di medici?) e coloro che passeranno il resto della vita in tribunale per difendersi da accuse spesso infondate o maxi-richieste di risarcimento. Raccontiamo le loro storie: volevano solo fare i medici”.

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