È stato raggiunto da una nuova ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere Mario Eutizia, il badante di 48 anni che si è autoaccusato di aver ucciso quattro persone in fin di vita, sue assistite, tra il 2014 e il 2024 nelle province di Latina, Napoli e Salerno. L’uomo, detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, sostiene di aver somministrato agli anziani dei farmaci in misura eccedente rispetto al dosaggio massimo previsto e pertanto letali, per porre fine alle loro sofferenze. Le presunte vittime sono state tutte identificate, ma soltanto su una salma, appartenente ad un 96ene di Vibonati, sarà possibile effettuare l’autopsia, visto che le altre tre sono state sottoposte a cremazione. L’esame autoptico verrà effettuato il prossimo martedì, 17 settembre.
L’indagine inizialmente affidata alla Procura di Santa Maria Capua Vetere è stata poi trasferita per competenza territoriale a quella pontina, e attraverso un meticoloso lavoro i carabinieri di Latina sono riusciti a ricostruire in queste settimane i movimenti effettuati dall’uomo nel periodo in cui ha operato nel capoluogo pontino; l’attenzione è concentrata anche sulle cartelle cliniche e i vari documenti relativi ai piani terapeutici delle vittime, alla ricerca di ulteriori riscontri. Nella giornata di ieri, dunque, Eutizia si è visto notificare la nuova ordinanza in seguito ai predetti sviluppi investigativi. Si punta a chiarire le reali cause del decesso per cercare ulteriori conferme alle parole del badante che si autoaccusa dei delitti.