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dopo l'incidente

Rotatoria di Via del Lido, tre morti: “Sequestrarla e accertare le responsabilità”

L'intervento del presidente dell'Associazione Familiari e Vittime della strada. Il Comune prevede la messa in sicurezza

LATINA – “Chiudere quella rotatoria”. A 48 ore dall’incidente in cui in via del Lido, all’incrocio con via Nascosa, ha perso la vita Armando Mango, l’appello arriva dall’Associazione familiari e vittime della Strada di Latina.  “Rilevato che l’ennesimo incidente mortale vede protagonista in così poco tempo la stessa rotatoria, indipendentemente dall’accertamento delle eventuali responsabilità del conducente, questa associazione ritiene indispensabile che si proceda con urgenza alla chiusura del tratto di strada”. Lo scrive in una nota il presidente Giovanni delle Cave.

L’impatto mortale avvenuto nelle prime ore di sabato quando l’auto guidata dal 38enne di Sermoneta ha centrato lo spartitraffico per poi schiantarsi contro il muretto in cemento armato rivestito in travertino che circonda la rotatoria stradale, è avvenuto in  circostanze simili a quello in cui un mese fa ha perso la vita il conducente di una moto, Umberto Rufo. Anche su questo sinistro, legali e familiari hanno chiesto accertamenti e verifiche.

Dal canto suo, dopo la segnalazione effettuata dalla polizia locale dopo l’incidente mortale del 13 luglio scorso, il Comune di Latina ha pianificato una serie di interventi di messa in sicurezza previsti per il mese di settembre. Mentre dalla maggioranza di centrodestra, il consigliere comunale dell’Udc Emiliano Licata in una nota ha parlato di “criticità strutturali che non si possono più ignorare”.

E Delle Cave ora chiede che venga sequestrata: “A prescindere dalla necessità indifferibile di mettere in sicurezza la rotatoria della morte, non potranno a questo punto più essere taciute le inerzie e le omissioni dell’ente gestore della strada: va ritenuto responsabile di un sinistro stradale, delle tragedie che vi sono sottese, come qualunque utente della strada che, alla guida del proprio veicolo, commette un’infrazione – scrive il Presidente di AIFVS Aps –  Le morti di tre persone sono morti annunciate, prevedibili e a maggior ragione evitabili: questo è il rammarico più grande, questa la beffa più assurda. La rotatoria va posta quanto prima sotto sequestro, al fine di accertare le responsabilità di chi, avendo l’obbligo giuridico di impedire certi eventi, ha lasciato invece che si consumassero”.

 

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