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fiaccolata a Podgora

Una perizia cinematica per chiarire la dinamica dell’incidente in cui sono morti Gabriele e Christian

La Procura dispone approfondimenti. Oggi anche l'incarico per le autopsie sui due ragazzi di 18 e 15 anni

LATINA  – Candele accese, le più grandi tenute dai familiari impietriti di Gabriele Parcesepe e Cristian Granella, ieri sera a Borgo Podgora a chiusura di una giornata straziante come ne seguiranno altre.  La comunità ha espresso così il lutto per la morte dei due ragazzi di 15 anni e 18 residenti nella frazione alle porte di Latina stravolta dagli eventi di ieri notte. Nell’oratorio di fronte alla chiesa del borgo un silenzio irreale, cuori pesanti, tutti in lacrime, anche alcuni docenti del Marconi e del Galilei, le due scuole frequentate dalle vittime che hanno preso parte alla cerimonia. “La nostra comunità  è profondamente ferita”, ha detto il parroco Don Livio. Poi spontaneamente sono state accese candele a formare un cuore, quindi il lancio in aria delle fiaccole.

I due ragazzi, legati da una profonda amicizia, entrambi appassionati di sport e moto, tornavano a casa intorno a mezzanotte quando l’auto su cui viaggiavano, una Toyota Ch-r guidata da un amico del borgo, si è ribaltata più volte dopo aver impattato con altre tre vetture, aver centrato un albero e un palo della luce ormai fuori controllo. Gabriele aveva da pochissimi giorni compiuto i suoi 18 anni. “Profondamente addolorati e increduli per la tragedia che ha colpito il nostro Gabriele, il presidente, i dirigenti, lo staff tecnico e i tesserati dell’ASD R11SIMONETTA”, è il messaggio della  società di calcio del Borgo, in cui giocava.

La Procura di Latina

L’INCHIESTA: AUTOPSIA E PERIZIA CINEMATICA – Il pm Giuseppe Bontempo della Procura della Repubblica di Latina che coordina le indagini ha deciso di disporre una perizia cinematica. La prima ricostruzione delle fasi della terribile carambola, così come emersa dopo i rilievi della polizia stradale di Aprilia e attraverso le testimonianze dei superstiti, non ha convinto del tutto il magistrato. La polizia stradale è tornata sul posto per appurare se e quali immagini siano state registrate da telecamere presenti lungo il percorso tra borgo Piave e il punto di impatto dove il limite di velocità è a 50 chilometri orari.

Oggi sarà anche affidato l’incarico per le autopsie sui corpi dei due ragazzi uno iscritto all’ultimo anno del Marconi, come il conducente della Toyota, neo patentato, il più piccolo  al secondo del Galilei-Sani. Al Marconi si era appena diplomato anche un altro dei feriti che erano in auto con loro. In tre, il conducente e gli altri due sopravvissuti sono tutti ricoverati al Goretti. Sotto shock ma illesi i tre alla guida delle altre vetture coinvolte, due di loro iscritti sul registro degli indagati.

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