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il provvedimento

Picchiarono un disabile, due ragazzi di Latina “radiati ” dalla zona dei Pub per due anni

Il questore ha emesso nei confronti di un 18enne e di un 19enne il Daspo Urbano

LATINA – Hanno aggredito un ragazzo disabile, ora dovranno stare a lungo  lontani dalla zona dei Pub di Latina. Lo ha deciso il questore di Latina Raffaele Gargiulo che ha emesso il daspo urbano (c.d. Daspo Willy) nei confronti di due giovani pontini già noti per precedenti di polizia e già sottoposti a un divieto analogo per i locali del lungomare. I due sono accusati (e la vicenda giudiziaria per loro procede con il processo penale)  di aver percosso un ragazzo con evidenti difficoltà cognitive ed emotivamente molto fragile nella notte dell’8 luglio scorso, nella zona dei pub di Latina.  Non c’era stata una causa scatenante, si divertivano così.

A salvare la vittima, erano stati  gli addetti alla sicurezza del locale e alcuni avventori presenti intervenuti che si erano visti anche lanciare addosso dai due, bicchieri di vetro e altre suppellettili del locale. All’arrivo sul posto i poliziotti della Volante erano riusciti a rintracciare i due aggressori, denunciandoli in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Latina.

Nei confronti dei due giovani residenti a Latina, rispettivamente di anni 18 e di anni 19, è quindi scattato il divieto, per due anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, locali da ballo, ed affini ricadenti nell’area della movida Comune di Latina. In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.

“Proprio per arginare i sempre più frequenti casi di violenza in luoghi di incontro o svago, vengono azionati tutti gli strumenti già utilizzati contro gli ultrà in ambito sportivo, come appunto quello di impedire a giovani che si rendono autori di violenze in zone con numerosi locali pubblici e ad alta frequentazione, di stazionare nelle vicinanze dei locali pubblici per un periodo da sei mesi a tre anni, in analogia appunto per i soggetti colpiti dal DASPO sportivo”, si legge in una nota della Questura.

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