LATINA – La mafia a Latina c’è. La Corte di Cassazione ha detto l’ultima parola sul processo a Renato Pugliese e Agostino Riccardo i due pentiti che con le loro dichiarazioni hanno raccontato il sistema Latina e il funzionamento del clan Di Silvio. E’ la prima condanna definitiva per mafia che riguarda Latina.
I magistrati della Suprema Corte, dichiarando inammissibili i ricorsi presentati dai legali dei due imputati, hanno confermato le condanne inflitte in Appello al figlio di Costantino Di Silvio detto Cha Cha e al suo storico amico: quattro anni e quattro mesi per il primo, cinque anni e quattro mesi per il secondo. Le posizioni di entrambi erano state stralciate dall’inchiesta e dal successivo processo Alba Pontina sull’esistenza di un’organizzazione criminale di stampo mafioso operante a Latina proprio per la loro decisione di collaborare con la giustizia.
Nei confronti del vertice dell’organizzazione Armando Lallà Di Silvio, di sua moglie e di altri sei imputati è in corso il processo davanti al Tribunale di Latina e sul gruppo le richieste di condanna da parte dei pm Spinelli e De Lazzaro ammontano a 100 anni di carcere