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Maltrattamenti in piazza Dante, due maestre si difendono. Udienza rinviata al 10 marzo

Le insegnanti hanno rilasciato dichiarazioni spontanee ridimensionando le accuse

LATINA – Due delle quattro maestre imputate per i maltrattamenti nella scuola per l’infanzia di piazza Dante a Latina hanno rilasciato spontanee dichiarazioni difendendosi davanti al Gup Laura Matilde Campoli e al pm Simona Gentile ridimensionando le accuse contestate negando di aver picchiato i bambini.  L’udienza è stata rinviata al prossimo 10 marzo. Due delle quattro maestre devono rispondere di maltrattamenti, le altre due di abuso dei mezzi di correzione. Le due insegnanti che erano state sospese dal servizio e colpite da una misura interdittiva del gip, hanno spiegato che hanno lavorato in condizioni difficili, a partire dalla mancanza di strumenti. Più volte avevano chiesto aiuto al preside che non le ha potute aiutare anche per la carenza di organico. In aula il pm ha depositato una nuova memoria dove viene sottolineato invece che le immagini di una telecamera piazzata in un’aula non sono discordanti con quello che è emerso nell’informativa della polizia. I difensori delle maestre hanno chiesto un termine a difesa per analizzare la documentazione e l’udienza è stata rinviata al 10 marzo.

Diversi i metodi di giudizio: una maestra ha deciso di essere processata con il rito abbreviato godendo così della riduzione di un terzo della pena, un’altra ha deciso per il rito abbreviato secco. L’altra maestra ha chiesto e ottenuto il patteggiamento e infine una maestra di religione sarà processata al dibattimento con il rito ordinario. I genitori dei bambini si sono costituiti parte civile nel processo.

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