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EMERGENZA ARSENICO, ARRIVA LA PROROGA
Il CdM: “Necessaria per garantire interventi”

La carta che indica i comuni pontini colpiti dall'emergenza

LAZIO – Per un’altro anno circa, fino al 31 dicembre 2012, sarà “legale” trovare una concentrazione di arsenico nell’acqua potabile pari a 20 microgramm per litro. Il Governo ha infatti prorogato lo stato d’emergenza per l’acqua all’arsenico, un problema riscontrato in 83 comuni del Lazio. Il provvedimento è stato chiesto dalla Regione Lazio che allungando i tempi del commissariamento – ha spiegato l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Marco Mattei – permetterà di rientrare nei limiti previsti dalla Ue entro il 31 dicembre di quest’anno.

In provincia di Latina e di Roma la concentrazione di arsenico nell’acqua corrente dovrebbe rientrare nei limiti di legge a breve – secondo la struttura guidata dal commissario all’emergenza, la governatrice del Lazio Renata Polverini – Nelle due province i comuni interessati sono 30 per circa 470 mila abitanti, in base agli ultimi dati.

La proroga, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, «si è resa necessaria per garantire il completamento degli interventi di potabilizzazione di carattere straordinario e urgente approvati a marzo scorso». «L’Ue – spiega l’assessore Mattei – ha fissato al 31 dicembre 2012 il limite inderogabile per poter erogare acque il cui contenuto di arsenico oscilla tra i 10 e i 20 microgrammi. Dopo quella data si potrà, senza alcuna eccezione, erogare solo acqua con un contenuto inferiore a 10 microgrammi».

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