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cisterna

Nuova aula e parco giochi alla De Mattias grazie alle famiglie di Suor Flora De Guglielmo e Francesco Mansutti

La cerimonia inaugurale in ricordo della religiosa e dell'alunno

CISTERNA – Si è tenuta a Cisterna di Latina, martedì 5 novembre, presso la Scuola Primaria Paritaria “Maria De Mattias”, la cerimonia in ricordo di Suor Flora De Guglielmo, Adoratrice del Sangue di Cristo,  educatrice nel plesso dal 2018, scomparsa a gennaio 2024 e Francesco Mansutti ex allievo dell’istituto tra il 1999 e il 2007, che ha lasciato la Terra a marzo 2023. Il ricordo a loro dedicato ha visto anche l’inaugurazione della nuova aula di informatica e del nuovo parco giochi, entrambi rinnovati grazie al supporto e al sostegno che le rispettive famiglie non hanno mai fatto mancare alla scuola.

“Per raccontare ai bambini perché Suor Flora e Francesco non sono più tra noi, abbiamo utilizzato una fiaba che ci ha permesso di far comprendere loro l’accaduto, protetti dalla metafora che la storia porta con sé. – hanno spiegato Suor Giovanna Pacifico, Superiora della comunità, e le maestre che hanno coordinato la giornata – Abbiamo raccontato ai nostri alunni la storia di due foglioline che un giorno sono volate via da un albero, di come tutte le altre foglioline siano diventate tristi e anche arrabbiate, e di come, alla fine, l’aver ricevuto l’affetto di tutte le altre foglioline le abbia fatte sentire bene, perché erano tutte parte di un albero grande e forte, sebbene i rami fossero un po’ lontani e alcune foglioline distanti. Così Suor Flora e Francesco sono e continueranno a essere parti di noi.”

Disarmanti e ricche di emozione le parole di due bambini, alunni della scuola, intervenuti per raccontare come quella fiaba li abbia effettivamente aiutati a comprendere meglio il senso della vita. “Due foglioline sono volate via prima del tempo, rappresentano Suor Flora e Francesco. Le radici simboleggiano la nostra famiglia e le foglioline le persone a noi care. È solo grazie a loro che riusciamo a stare meglio e a guardare avanti.” E ancora: “Ci ricorderemo di voi. Ringraziamo le vostre famiglie che, per onorare il vostro ricordo, hanno avuto un pensiero per la nostra scuola, che è stata anche la vostra scuola.”

“Ho sempre amato i bambini, da quando non c’è più Francesco li amo ancora di più. – ha affermato Franco Mansutti, padre di Francesco – Suor Silvana mi ha ricordato di quando Francesco, vedendola intenta nei lavori di pulizia del piazzale, si offriva di aiutarla, perché questo era il suo animo. Quando lo cercavamo non era mai in classe, era sempre dai bambini più piccoli perché Francesco aiutava tutti e aveva un rapporto bellissimo con tutti. La comunità di Cisterna è nel nostro cuore: questa scuola è un presidio, lo è sempre stato e mi auguro che continuerà a esserlo. – E, proseguendo nel ricordo, – Francesco è stato un ragazzo illuminato, aveva una visione sul futuro, ed è questo l’augurio che faccio a tutti i bambini: guardate avanti, non abbiate paura, osate, sempre nei limiti della legalità e della correttezza. Ringrazio gli organizzatori di questa giornata e i familiari di Suor Flora che sono qui dagli Stati Uniti: la compartecipazione con la vostra famiglia ci rende onorati.”

“Attraverso l’esempio, la vita e la testimonianza di Suor Flora e di Francesco, noi oggi possiamo vivere questo momento e lasciare alla storia questa struttura. Ma anche la gioia e la voglia di crescere insieme, e queste sono le meraviglie che Dio compie attraverso di noi” – ha affermato don Peppino Mustacchio, parroco di San Francesco d’Assisi di Cisterna di Latina.

Un affettuoso ricordo di Suor Flora e Francesco sono arrivati anche dal sindaco di Cisterna di Latina, Valentino Mantini: “Le parole che ho sentito finora mi fanno pensare a una sola cosa. Due persone, con età, sessi e ruoli diversi, sono state unite da un unico comune denominatore: la solidarietà, l’accoglienza, l’innovazione. – ha affermato, commosso – Abbiamo tutti un senso nella vita e dobbiamo impegnarci per dargli contenuto. La sala che viene inaugurata oggi rappresenta Suor Flora e Francesco perché continuerà a vivere nella mente di tutti noi. Le parole a volte non servono, bisogna essere muti di fronte ai drammi che stiamo vivendo, ma dobbiamo necessariamente riempire il silenzio anche con l’esperienza di due persone che rimarranno nei cuori di questa comunità, che già li ha apprezzati e che continuerà ad apprezzarli.”

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