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Mario Balsamo da record: con “In ultimo” per la terza volta un suo doc al Torino Film Festival

Il regista di Latina racconta il fine vita attraverso la storia di un hospice e di un medico speciale

LATINA  – «Ho anch’io il mio record assoluto! Terza volta, unico regista a conquistare questa vetta, al concorso internazionale del Torino Film Festival con il mio nuovo documentario “In ultimo”» .  Mario Balsamo commenta con entusiasmo  la notizia di essere tra gli ammessi alla sezione Internazionale Documentari della 42° dizione della kermesse internazionale che prenderà il via il 22 novembre al Regio di Torino, madrina Cristiana Capotondi e un red carpet che si annuncia affollato.

E’ la terza volta in concorso dopo “Noi non siamo come James Bond” che nel 2012 aveva vinto il Premio della Giuria presieduta da Paolo Sorrentino,  e dopo “Mia madre fa l’attrice”, sempre in concorso al Torino Film Festival nel 2015, premiato come miglior documentario al Bellaria Film Festival 2016, e che ha guadagnato, oltre alla nomination come miglior film documentario, il Nastro d’Argento (2016) a Silvana Stefanini, come migliore attrice di docufilm. Il regista di Latina li considera una trilogia.  A differenza dei precedenti però, stavolta Balsamo ha scelto di non essere attore.

Il tema, impegnativo, è uno sguardo sul fine vita attraverso la storia di un hospice e di un medico speciale: “Il protagonista  – spiega – è il medico palliativista Claudio Ritossa che, con grande empatia, svolge il suo lavoro nell’Hospice Anemos di Torino. Qui, con umanità e dedizione, accompagna i pazienti nel delicato tratto finale della loro vita, alleggerendo il peso dell’imminente dipartita grazie anche al sostegno spirituale che riesce a infondere una lieve serenità”.

Attraverso lo sguardo del dottor Ritossa, Balsamo esplora il tema della morte come parte integrante del ciclo della vita e spiega: «Ho scelto la resilienza, perché l’hospice e le persone che vi lavorano e vi vivono spingono verso tale risoluzione dell’animo –   spiega  – In quel luogo che accoglie i malati terminali c’è molto di inaspettato, un pieno di cose che ha a che fare proprio con l’esistenza.  Lì più che altrove, si percepisce la morte non in contrapposizione alla vita, bensì come sua parte».

Lo abbiamo sentito per Gr Latina

“In ultimo” è una coproduzione Italia-Portogallo realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund, il fondo di sostegno allo sviluppo e produzione di documentari per il cinema.

“Sono molto contento di questo record – chiude il regista di Latina annunciando la proiezione al Romano “nell’imperdibile Galleria Subalpina a Torino”. La data della proiezione ufficiale è il 25 novembre alle 21,15.

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