LATINA – Un confronto sui criteri usati per delimitare l’area ZLS e individuare i Comuni ricompresi o meno nella stessa. Lo ritiene urgente il consigliere regionale del Partito democratico, Salvatore La Penna, a margine della richiesta di convocazione dell’XI Commissione regionale per un approfondimento nel merito avanzata da diversi consiglieri dell’opposizione.
«La recente proposta di istituire la Zona Logistica Semplificata nella Regione Lazio, emanata con delibera di giunta n. 797 del 15 ottobre 2024, è il frutto di un lavoro avviato nel 2018 – spiega La Penna – e rappresenta una decisiva svolta per la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali e industriali della Regione. Parliamo di uno strumento chiave per semplificare i processi amministrativi e favorire nuovi investimenti, aumentare la competitività delle imprese e promuovere la nascita di nuove attività economiche sul territorio».
«La proposta – evidenzia il consigliere del Pd – coinvolge 49 comuni del Lazio di cui 11 situati nella provincia di Latina. Tuttavia esistono altri comuni della provincia, ad esempio Terracina, Sezze e Sermoneta, dotati di un tessuto industriale significativo e di importanti asset territoriali, che al momento risultano esclusi dalla proposta regionale. Anche per questo risulta improcrastinabile un confronto per verificare l’idoneità dei criteri adottati nella delibera di giunta».
A chiedere di convocare in audizione i rappresentanti istituzionali e gli stakeholder interessati è stata, fra gli altri, la componente della commissione per lo sviluppo economico del Lazio, Sara Battisti. Vista l’importanza e la natura strategica di questo strumento, La Penna ritiene doveroso non solo partecipare, ma sollecitare un focus specifico sulla provincia di Latina.
«L’obiettivo – sottolinea – è quello di approfondire la discussione sull’iter istitutivo e le relative tempistiche e, al contempo, verificare l’opportunità di ampliare i benefici della ZLS a un numero maggiore di aree strategiche, contribuendo così allo sviluppo integrato del territorio e alla creazione di un polo economico-industriale diffuso, capace di dare nuovo slancio all’intera regione».
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