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Latina, al cinema Oxer la presentazione di “Vittoria” con i registi

Alle ore 21 proiezione con Nanni Moretti, Akessandro Cassigoli e Casey Kauffman

LATINA – Appuntamento stasera, giovedì 17 ottobre, alle ore 21 al Cinema Oxer di Latina con i registi del film “Vittoria”, Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman e il produttore Nanni Moretti.

A Jasmine, quarantenne, sembra non mancare niente: ha un marito devoto, tre figli amorevoli e un fiorente  salone di bellezza a sud di Napoli, proprio accanto a dov’è cresciuta. Dopo la morte del padre, però, il suo  mondo è turbato da un sogno ricorrente in cui una bambina le corre tra le braccia, dandole un profondo senso  di completezza. Dopo un periodo di angosciante riflessione, Jasmine decide che deve trovare la bambina del  sogno. Si tuffa a capofitto nel complesso mondo dell’adozione internazionale. Questa decisione mette a rischio  il suo matrimonio, la stabilità dei figli e la sua bussola morale. Vittoria esplora le intricate dinamiche della  famiglia e i desideri apparentemente irrazionali che guidano la psiche umana. Basato su eventi realmente  accaduti, il film presenta le persone reali che hanno vissuto questa esperienza e ne racconta la storia con uno  stile cinematografico inconfondibile.

COMMENTO DEI REGISTI

Quando Jasmine ci ha raccontato la sua storia ci siamo guardati e abbiamo capito di avere un film. Ecco una  donna consumata da un profondo desiderio che tutti intorno a lei consideravano irrazionale. Ma lo era? È  sbagliato farsi guidare dal cuore e dall’istinto piuttosto che dalla ragione? Ci siamo prefissati di esplorare  queste domande nel mondo poco conosciuto dell’adozione internazionale, un labirinto in cui aspiranti genitori  in uno stato di forte intensità emotiva perseguono il loro desiderio di avere un figlio. La posta in gioco è alta,  persino esistenziale. Era chiaro fin dall’inizio che Jasmine e il marito potevano mettere in scena la propria  storia, consentendoci di combinare esperienza di vita reale e drammaturgia classica. Non avevamo però  previsto che questo espediente narrativo avrebbe dato ai nostri protagonisti uno spazio per fare i conti con  risentimenti irrisolti. Questa cruda autenticità, registrata dalla macchina da presa, non solo si è rivelata  gratificante per noi registi, ma ha anche elevato l’esperienza emotiva per il pubblico.

 

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