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anno scolastico 2024-2025

Scuola, prime campanelle, lettera del presidente della Provincia a dirigenti, docenti e ragazzi

Stefanelli ricorda il valore della formazione per l’acquisizione di una coscienza civile e democratica

LATINA – Suonano oggi le prime campanelle scolastiche, anche se la maggior parte delle scuole pontine apriranno a metà settimana, infatti,  qualcuno ha anticipato a oggi 9 settembre l’avvio delle lezioni, a vantaggio di maggiori pause durante l’anno, così come previsto dall’autonomia. Cominciano oggi per esempio le quinte classi del Meucci di Aprilia e nella scuola secondaria di primo grado, l’Alessandro Volta di Latina. Tra l’11 e il 12 poi rientreranno tra i banchi praticamente tutti.

Gerardo Stefanelli,  Presidente della Provincia di Latina, l’ente competente per l’edilizia scolastica nelle scuole superiori, ha voluto indirizzare ai Dirigenti Scolastici e al personale docente,  e ai ragazzi parole di saluto “per sancire  – spiega – l’inizio del nuovo anno didattico e augurare un buon lavoro a tutto il personale scolastico”.

LA LETTERA A DIRIGENTI E DOCENTI – Ricordando ai primi che  “la scuola è un percorso verso il futuro, un futuro che ognuno di voi contribuisce a costruire con la dedizione di chi ha scelto di fare della formazione il suo impiego”, Stefanelli assicura che l’Amministrazione provinciale continuerà “sempre a supportare la scuola e la sua fondamentale attività nel tessuto sociale che abitiamo. Voglio farlo non solo offrendo ai nostri studenti strutture più moderne e sostenibili, con laboratori ed aule in cui far crescere i loro talenti, ma soprattutto attraverso un percorso condiviso in cui accrescere il senso di appartenenza ai nostri luoghi e stimolare in loro un nuovo modo di rapportarsi con il mondo che li circonda”.

Sottolinea poi “l’incombenza di aprire nuove prospettive sulle loro vedute ed accompagnarli nella definizione di quello che vorranno essere, accogliendo i lori dubbi e le loro paure e incoraggiando i loro sogni con speranza e caparbietà. Questo è il tempo di una formazione  – scrive Stefanelli – che ha bisogno di riappropriarsi della sua centralità, del suo valore profondo e di quello scambio umano che diventa sempre più essenziale in una società smart. I nostri ragazzi hanno bisogno di coltivare la loro anima, di alimentarla, di nutrirsi della Bellezza e allontanarsi dalle brutture del mondo, confrontandosi ogni giorno con i valori dell’accoglienza, dell’integrazione, della condivisione e di una nuova etica, sostenibile e più vicina alle esigenze della collettività. Il luogo in cui tutto questo può avvenire è la scuola e i nostri istituti sono le officine di questo cambiamento sociale e culturale. Non si cresce con il necessario spirito civico nell’isolamento. Trasmettere il gusto per l’apprendimento, per la cultura, per la vita insieme servendoci di tutti i percorsi possibili e delle metodologie più innovative della didattica”.

L’invito è a “condividere insieme tutte le strategie utili ad innalzare il valore della nostra attività didattica, continuando ad investire sinergicamente nella qualità dei servizi offerti”.  Il presidente della Provincia ricorda anche il ruolo della formazione “per la realizzazione personale dei ragazzi, per le loro future prospettive di lavoro e per l’acquisizione di una coscienza civile e democratica” e per la valorizzazione dei talenti.

AI RAGAZZI – Il Presidente della Provincia ha voluto poi rivolgere il suo saluto agli studenti, che tornerà ad incontrare molto presto alla ripresa dell’anno scolastico nel suo tour negli istituti pontini. A loro, in particolare ha voluto rivolgere un invito a vivere questi anni con quella spensierata leggerezza tipica di chi sta scoprendo il mondo, ricordandogli ancora una volta di non chiudersi nei loro tormenti, ma di aiutarci ad aiutarli condividendo con amici, docenti, personale scolastico e familiari quello che vivono per dare la possibilità a tutta la comunità educante di tirarli fuori dal tunnel esistenziale in cui potrebbero trovarsi e lavorare insieme per costruire il loro domani.

Un invito a lasciarsi “incuriosire dalle nuove opportunità che il mondo didattico offre e alimentate di nuove esperienze la vostra curiosità. Avete la possibilità di arricchire il vostro bagaglio personale, non esitate, non siate spaventati. Cimentatevi in nuove avventure, guardate al mondo con la fame di chi può contribuire a cambiarlo, siate propositivi e date spazio alle vostre idee. Costruite la vostra voce, alimentate di speranza i vostri sogni e anche, quando un progetto si presenta troppo ambizioso, non rinunciate”.  Stefanelli ricorda ai più giovani che a scuola si impara anche a “vivere, pensare e rapportarvi con gli altri”, invitandoli “a non temere le differenze, le vostre e quelle altrui” che sono valore aggiunto.

“Quello che posso augurarvi  – conclude – è che imparare per voi sia crescere e arricchirsi sempre. Fate crescere i vostri sogni e non abbiate paura di osare. Se lungo il vostro cammino incontrerete qualche difficoltà, non disperate, è capitato a tutti. Circondatevi della gioia dei vostri compagni, coltivate le relazioni e apprezzate il piacere di un confronto costruttivo con i vostri docenti. Non esitate a chiedere aiuto, fate della vostra esperienza quella degli altri.

IL CALENDIARIO SCOLASTICO DEL LAZIO – Il calendario scolastico aveva fissato l’apertura lunedì 16 settembre 2024 per chiudere il 7 giugno 2025, con chiusure previste dal 23 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 per le vacanze di Natale e dal 17 aprile al 22 aprile 2025 per quelle pasquali. Per le scuole dell’infanzia il termine dell’anno è fissato al 30 giugno 2025. Ma – come è noto – nell’ambito dell’autonomia scolastica ciascun istituto può decidere adattamenti al calendario standard, come appunto anticipare l’apertura ad oggi, purché siano garantite l’apertura entro e non oltre il 16 settembre e la chiusura il 7 giugno, con un numero minimo di 206 giorni di lezioni (per gli Istituti scolastici che hanno l’orario articolato su 6 giorni alla settimana); numero minimo di 171 giorni di lezioni (per gli Istituti scolastici che hanno l’orario articolato su 5 giorni alla settimana).

La sospensione delle lezioni è stabilita per le seguenti festività nazionali:

1° novembre
8 dicembre
25 dicembre
26 dicembre
1° gennaio
6 gennaio
20 aprile, Pasqua;
21 aprile, Lunedì dell’Angelo;
25 Aprile, Festa della Liberazione
1° maggio, Festa del Lavoro
2 giugno, Festa della Repubblica
Festa del Santo Patrono (se ricadente in un giorno di lezione)

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