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Riaperta l’area di Via Roccagorga grazie ai volontari: diventerà un parco produttivo

In cinquecento alla giornata inaugurale

LATINA – E’ stata una vera festa la riapertura dell’area verde di Via Roccagorga (l’ex Evergreen) destinata  – secondo quanto previsto da Upper, il progetto del Comune di Latina cofinanziato dall’Ue –   a diventare un parco urbano produttivo di piante, a disposizione dei cittadini, nell’ottica di trovare soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solutions – NBS) per affrontare problemi sociali, ambientali ed economici della città. Un progetto innovativo che coinvolge in tutto dieci aree del capoluogo, nato dall’iniziativa visionaria dell’assessorato guidato da Cristina Leggio e preso in carico dall’attuale amministrazione che lo sta portando avanti.

Domenica circa 500 persone di ogni età hanno preso parte alle attività inaugurali riappropriandosi dello spazio all’aperto del quartiere chiuso da tempo, grazie al nuovo Patto di collaborazione siglato  da Comune e tre volontari, prima firmataria Lucia Pellecchia, mamma di Jean Luc Krautsieder cui in futuro sarà intitolato il parco. Il 22 settembre, ad un anno dalla tragica scomparsa del ragazzo in Francia dove si era trasferito per lavoro partendo da Latina e dove è rimasto vittima di un feroce pestaggio a scopo di rapina, l’inaugurazione ha avuto anche il significato della rinascita.

“Siamo partiti in tre, Lucia, Marco e io, ma siamo diventati rapidamente 8 e da ieri stiamo raccogliendo tante adesioni soprattutto da associazioni sportive e culturali – racconta Oriana Ciaccio che da responsabile del Patto di Collaborazione per Parco San Marco firmato un anno fa, ha messo a disposizione la sua esperienza  –   Il quartiere si è scatenato e vogliono tutti venire a fare attività gratuite. Quindi stiamo mettendo in piedi un piccolo calendario. Manca ancora qualcosa, perché il Comune deve ancora provvedere all’allaccio della corrente e all’attivazione del servizio di pulizia da parte di Abc”. Tra i volontari che hanno lavorato per la buona riuscita dell’evento, c’è anche Dario, un ragazzo che innaffia le piante più giovani a Parco San Marco, divenuto la mascotte del nutrito gruppo.

“Non abbiamo voluto il classico taglio del nastro, ma abbiamo sciolto un fiocco  – prosegue Ciaccio – mentre i cittadini ci incitavano con lo “scarta la carta”, perché questo è il regalo che noi volontari facciamo alla città. La partecipazione alla prima giornata è stata bellissima, direi commovente”,  conclude la volontaria.  La domenica è trascorsa tra letture per i bambini, giardinaggio, piccoli aggiusti, balli di gruppo e partite di basket e calcio (su quello che diventerà il parco produttivo di piante).

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