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La Lilt Latina inaugura la nuova imbarcazione per la riabilitazione delle donne operate di tumore al seno

Domenica la cerimonia per il varo del Dragon Boat “Circe”

SABAUDIA – Si è svolta ieri, 8 settembre, a Sabaudia, la cerimonia per il varo del Dragon Boat “Circe” organizzata dalla LILT – Lega Italiana Lotta contro i Tumori – Associazione Provinciale di Latina in collaborazione con l’A.S.D. The Core Canottaggio, che ha ospitato l’evento, e il gruppo Donna Più LILT Latina.

La pratica del Dragon Boat per le donne operate di tumore al seno, nasce nel 1996 da un’idea del medico statunitense, il Dr. Don Mckenzie, e oltre 30 anni fa giunge nel capoluogo pontino con la creazione del gruppo Donna Più LILT Latina. Nel 2010, la disciplina entra regolarmente a far parte delle nostre attività, affiancandosi ai servizi ambulatoriali e assistenziali.

La nuova imbarcazione, lunga oltre 12 metri, e caratterizzata da una testa di drago sulla prua e una coda di drago sulla poppa, verrà utilizzata per ampliare le attività di riabilitazione psico-fisica per le donne operate di tumore al seno che, pagaiando, rinforzano la muscolatura recuperando gradualmente la forza dell’arto superiore e prevengono la formazione di un linfedema che si può sviluppare in seguito all’intervento.

La cerimonia di ieri, si è aperta con la tradizionale benedizione del dragone a cura del parroco di Sabaudia, Don Massimo Castagna, ed è proseguita con i saluti della Presidente della LILT Latina Nicoletta D’Erme e della Presidente dell’A.S.D. The Core Francesca Zito. “Un nuovo dragone per allenarsi e fare prevenzione e diffonderne l’importanza. Mi riferisco non solo alla prevenzione primaria, ma anche a quella terziaria, che vede lo sport come una vera e propria terapia riabilitativa” ha detto la Presidente LILT, mentre la Zito si è detta orgogliosa di ospitare “le donne del Dragon Boat della LILT di Latina poiché per me ogni giorno è un’esperienza positiva e un tassello in più.”

Il Sindaco di Latina, Dott.ssa Matilde Celentano, non è potuta essere presente alla cerimonia per impegni precedentemente presi, ma a fare le sue veci la consigliera Simona Mulè, che ha letto una lettera scritta dal Sindaco per l’occasione. ”Le iniziative della LILT sono tutte condivisibili e meritano di essere promosse sempre, anche a livello istituzionale. Da medico fisiatra conosco molto bene l’efficacia dell’attività di riabilitazione psico-fisica post-operatoria; da donna, recentemente operata di tumore al seno, voglio esprimere la mia vicinanza a tutte le donne che stanno attraversando questa brutta esperienza, augurandogli di tornare al più presto ad una vita normale.”

A sottolineare l’importanza dell’attività fisica sia come prevenzione che come cura riabilitativa, le parole della Dott.ssa Federica Martella Dirigente UOSD Fisiatria ASL Latina, che nel suo intervento ha evidenziato che “sport e salute sono un binomio vincente, e il dragn boat ne è la dimostrazione. Il movimento ritmico della pagaia, infatti, determina una riduzione del ritorno linfatico al livello del braccio del lato operato. Questa disciplina, inoltre, ha grandi benefici a livello cardiologico e incide positivamente sul metabolismo”.

Annamaria Maracchioni, Assessore alla Sanità e alle Pari Opportunità del Comune di Sabaudia, ha portato i saluti del Sindaco Mosca, e ha colto l’occasione per annunciare che quest’anno, la cerimonia di apertura dell’OTTOBRE ROSA, il mese dedicato dalla LILT a livello nazionale alla prevenzione del tumore al seno, si terrà proprio a Sabaudia.

Tra gli ospiti anche il Coordinatore Regionale Lazio e componente del consiglio nazionale LILT Norberto Venturi che ha tenuto a ribadire che l’associazione di Latina è stata tra le prime e più attive nella realizzazione di questa disciplina come terapia. Il Coordinatore ha evidenziato come purtroppo a livello nazionale siamo invece un Paese con uno degli accessi più bassi agli screening di prevenzione oncologica, segnale che non stiamo usando le armi giuste. “Ecco perché la LILT può essere partner fondamentale e privilegiato delle istituzioni sanitarie per sensibilizzare l’adesione agli screening e raggiungere le percentuali che anche l’Europa ci chiede.”

Presente anche il Comune di Cisterna di Latina nella persona dell’Assessore allo Sport Gaetana Capasso: “Sono onorata di essere qui in rappresentanza del Sindaco di Cisterna Valentino Mantini. Tra la LILT e il Comune di Cisterna c’è un forte legame, tanto che stiamo per aprire una sede della LILT Latina anche da noi. Sono felice di comunicarlo in questa giornata così speciale”.

Anna Maria De Cave, Responsabile attività Dragon Boat, ha spiegato come la LILT Latina abbia fortemente voluto inserire questa disciplina tra le sue attività oltre quattordici anni fa e come, nel tempo, sia diventata un impegno irrinunciabile per le donne operate al seno che, allenandosi più volte a settimana sul lago di Paola, sono diventate delle vere e proprie atlete, tanto da gareggiare in competizioni a livello nazionale. “Questo sport è per le donne operate di tumore al seno, un ponte verso la normalizzazione. Quando si inizia può essere difficile, ma se si pratica regolarmente previene l’atrofia muscolare e scheletrica, senza contare che praticarlo è divertente”.

A chiudere gli interventi, moderati dalla Prof.ssa e Scrittrice Stefania De Caro, le toccanti testimonianze di Nunzia, Giuseppina, Anna, Maria Clementina, Maria Felicia, Maria Teresa, alcune delle dragonesse di DONNA PIU’ LILT, ognuna con una diversa storia alle spalle, ma accomunate dall’esperienza della malattia. Ne riportiamo di seguito alcuni stralci.

“Nel 2020 sono stata operata di tumore al seno, prima di allora avevo sentito parlare del Dragon Boat, ma non sapevo cosa fosse. Poi ho conosciuto Annamaria e da allora ho scoperto i benefici di questo sport, soprattutto mentali, e il piacere di stare bene, in gruppo, all’aria aperta”.

“Il Dragon Boat mi ha letteralmente salvato la vita. La malattia mi ha fatto sprofondare nel buio più totale, ero seguita da uno psicoterapeuta, ma facendo questa attività, ho scoperto che erano più efficaci le uscite sul lago che le sedute di psicoanalisi”.

 “Questa disciplina mi ha affascinata sin da subito. C’è una combinazione straordinaria tra forza, sincronizzazione e spirito di squadra. Ogni colpo di pagaia è un battito del mio cuore e delle mie compagne, che rafforza il corpo e lo spirito, ed è fondamentale per stare bene”.

 “Questa disciplina permette di superare a livello non solo fisico ma anche psicologico la problematica che ci ha investito. Grazie a questo tipo di attività si riesce a superare quel senso di solitudine, disperazione e inadeguatezza causato dalla malattia”.

“Nella nostra squadra ognuna aiuta l’altra, dove non arrivo io arriva la compagna. Non immaginavo che da un brutto male potesse nascere questa cosa così bella. Io mi metto alla prova ogni volta che salgo sul dragone e allora dico che ce la faccio, esisto, nonostante quello che ho passato”.

Io sono entrata a far parte del Dragon Boat lo scorso anno, dopo una mastectomia. Mi era crollato il mondo addosso. Mi hanno parlato di questa attività, ho preso tutte le mie forze, sono venuta a provare e da quel giorno ho ripreso a vivere grazie a loro”.

La cerimonia si è conclusa con un giro sul lago sulle imbarcazioni del Dragon Boat che si sono disposte a ventaglio per la tradizionale cerimonia dei fiori, in cui vengono lanciati fiori sull’acqua per ricordare tutte le donne che non hanno superato la malattia.

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