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le indagini dei carabinieri

Lenola, i due arrestati per l’incendio dell’auto del sindaco, volevano investirlo e dare fuoco a un centro ricreativo

Il gip: "Determinati a condizionare l'operato amministrativo"

LENOLA – Volevano condizionare l’attività amministrativa del sindaco di Lenola Fernando  Magnafico quando un anno fa il politico guidava l’amministrazione del piccolo comune, appena 4000 abitanti. Per questo gli incendiarono l’auto e per danneggiarlo ulteriormente progettavano anche un investimento stradale. E’  quanto emerge dalle indagini dei carabinieri sull’attentato incendiario compiuto il 20 settembre del 2023 ai danni dell’ex primo cittadino, in cui andò completamente distrutta dalle fiamme la Citroen di Magnafico. Questa mattina è stato arrestato il presunto mandante di quell’azione e con lui una seconda persona con cui progettava di simulare un investimento pedonale, azione non andata a buon fine per l’immediata attivazione di misure di protezione da parte degli inquirenti che tenevano sotto controllo i sospetti.

E non è tutto: i due arrestati  due mesi più tardi si preparavano ad incendiare un centro ricreativo del comune di Lenola. Era  fine del novembre 2023 e nel locale  si sarebbe svolto un evento musicale danzante, ma l’azione non andò a buon fine per la massiccia vigilanza predisposta con più pattuglie della Compagnia di Terracina.

Nella sua ordinanza il G.I.P.  del Tribunale di Latina che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere ha definito il mandante dotato di  “spregiudicata indole delinquenziale”, “principale organizzatore dello spaccio di sostanza stupefacente nelle zone di Fondi e Lenola”, “del tutto incurante dei valori imposti dall’ordinamento, anche allorquando acquisisce la consapevolezza di essere indagato ed attenzionato dalle forze dell’ordine” nonché “personaggio disinvolto con effettive capacità intimidatorie, adoperate per riscuotere i crediti maturati dalla vendita dello stupefacente”.

Il principale indagato è gravemente indiziato oltre che di minaccia aggravata e danneggiamento seguito da incendio in relazione al rogo dell’auto di Magnafico, anche di  detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti, hashish e cocaina, estorsione per il recupero di denaro relativo alla vendita delle droga, detenzione e porto illegale di armi.

Nel corso delle investigazioni è stato anche individuato il canale di rifornimento della droga. Sono stati sequestrati complessivamente gr.335 di sostanze stupefacenti, arrestate quattro persone per detenzione ai fini di spaccio, e denunciate altre due.

 

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