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la presentazione

La prefetta Vittoria Ciaramella: “Caporalato, il problema più urgente: non è accettabile lo schiavismo alle porte di Roma”

La rappresentante di Governo si è insediata in piazza della Libertà. In agenda anche il caso Aprilia

LATINA –  Il caporalato in cima alla lista dei problemi da affrontare per la neo prefetta di Latina Vittoria Ciaramella.  Lo ha assicurato lei stessa questa mattina presentandosi, dopo l’insediamento avvenuto nei giorni scorsi negli uffici di piazza della Libertà. Aveva lasciato il capoluogo pontino da vicaria della collega Maria Rosa Trio che aveva voluto accanto a sé molte donne, e dopo l’esperienza alla guida della prefettura di Cosenza, rompendo lo storico protocollo della prima presentazione nei saloni di rappresentanza del palazzo,  ha accolto i media nella sua stanza, accompagnata dalla vicaria Monica Perna e dalla capo di gabinetto Marialanda Ippolito.

“Torno a Latina volentieri in un momento che considero di crisi, perché se posso essere utile a fare capire ai cittadini che le istituzioni sono vicine, sono ulteriormente contenta”, ha esordito. La riunione sul caporalato già convocata in settimana, la rappresentate di Governo assicura lavoro deciso per prendere di petto il problema: “Se ne parla da tempo, ma evidentemente non abbiamo agito bene. Dobbiamo farlo tutti insieme, me compresa. Non è possibile che alle porte di Roma esista ancora lo schiavismo”, ha sottolineato.

Il caporalato non è certo l’unico problema in agenda. Dopo l’inchiesta per mafia ad Aprilia coordinata dalla Dda di Roma, all’orizzonte c’è anche la possibile nomina di una commissione di indagine da inviare al Comune di Aprilia già commissariato con la nomina del prefetto Paolo D’Attilio: “In questo momento lo Stato si è cautelato, però non vuol dire che le dimissioni (del sindaco e del consiglio comunale) facciano venir meno la necessità di un approfondimento doveroso in un Comune in cui purtroppo dall’ordinanza cautelare emergono  veramente situazioni di grossa infiltrazione della criminalità organizzata. Ci confronteremo con la magistratura per prendere la decisione più giusta”.

La prefetta Ciaramella ha un lunghissimo curriculum, denso di esperienze cominciate negli anni ’80 come Vice Commissario della Polizia di Stato. Ha ricoperto numerosi incarichi commissariali e come presidente di Commissioni d’Accesso.

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