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cronaca

Ispezioni della Finanza nelle aziende agricole, la Uila: “Bene, ci mettiamo a disposizione per condividere le informazioni”

"Ora garantire ai lavoratori il risarcimento delle retribuzioni spettanti"

LATINA – La Uila Uil di Latina plaude all’operazione della Guardia di Finanza in 8 aziende agricole pontine tra Sabaudia e Terracina. “Apprezziamo soprattutto alla luce della grande importanza del settore agricolo della provincia, l’impegno profuso per individuare e sanzionare le aziende che utilizzano la manodopera irregolarmente, spesso rasentando il reato di sfruttamento dei lavoratori in stato di bisogno. Un aspetto che ci preme evidenziare – scrive il segretario Giorgio Carra – è la particolare attenzione riservata dalla Guardia di Finanza alla verifica del rispetto dei diritti dei lavoratori sul versante della sicurezza sul lavoro e delle retribuzioni stabilite dalla Contrattazione collettiva. Elementi dai quali sembra emergere, con chiarezza, la volontà della Guardia
di Finanza, non solo di sanzionare efficacemente i datori di lavoro ma di individuare fino in fondo le differenze retributive derivanti dalla mancata o incompleta applicazione delle retribuzioni contrattuali al fine di risarcire i lavoratori sfruttati e sottopagati”.
La Uila Uil di Latina si si rende disponibile a condividere ogni informazione utile al fine di individuare quello che da tempo continuiamo a segnalare come “furto salariale” e per assicurare ai lavoratori l’effettivo risarcimento delle retribuzioni spettanti. “L’attenzione verso le ricadute a favore dei lavoratori coinvolti resta per noi una delle priorità assolute per cercare di recuperare un rapporto di fiducia tra i lavoratori agricoli e il sistema istituzionale e di vigilanza che, ai fine della lotta allo sfruttamento e al caporalato, è essenziale per superare quel muro di diffidenza ormai consolidato che, finora, ha escluso ogni possibilità di collaborazione con i lavoratori sfruttati.
Oltre alle 50 “irregolarità” rilevate sui 103 lavoratori verificati, rispetto ai quali ci auguriamo di poter ottenere un effettivo recupero del furto salariale, leggiamo che sarebbero stati individuati 6 lavoratori senza permesso di soggiorno, cioè nelle stesse condizioni di Satnam Sing prima di morire. Si tratta delle stesse condizioni in cui vengono utilizzati altri lavoratori operanti sempre nella zona nord della Provincia dove risulta più intenso il loro utilizzo poiché, senza permesso evitano all’azienda il pagamento degli oneri sociali. Gli unici comuni a tariffazione piena, rispetto al resto della Provincia, sono Aprilia, Cisterna e di Latina e Latina.
Su questa questione, con ogni probabilità, per i 6 lavoratori individuati senza permesso di soggiorno, verrà rilasciato un foglio di via senza alcuna possibilità di poter usufruire dei “permessi speciali” previsti dal Testo Unico sull’Immigrazione agli articoli 18 e 22 che, oltre a consentire la loro permanenza in maniera legale sul nostro territorio, gli precluderebbe la possibilità di recuperare contributi previdenziali e salario non erogati da parte del datore di lavoro. Sembra strano che in una provincia come quella di Latina, al centro di tutto il dibattito nazionale sullo sfruttamento in agricoltura, l’istituto dei permessi speciali previsto dalla legislazione vigente sia praticamente inutilizzato, quando invece potrebbe avere un ruolo fondamentale nell’emersione del lavoro nero in attesa che vengano assunte, le tanto auspicate decisioni per affrontare il problema del reinserimento dei lavoratori extra-comunitari magari venuti regolarmente tramite i flussi stagionali senza che abbiano avuto la possibilità convertire stabilmente il loro permesso di soggiorno”.

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