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martedì 16 luglio

Festival Pontino, a Pantanello un omaggio in musica in ricordo di Maria Teresa Cerocchi

In programma il recital del pianista Filippo Tenisci

CISTERNA –  Il Festival Pontino di Musica martedì 16 luglio (ore 21) sarà nella suggestiva cornice del Parco Naturale di Pantanello, a Cisterna di Latina, con un ricordo affettuoso in musica per Maria Teresa Cerocchi, cofondatrice del Campus Internazionale di Musica, anima del festival per moltissimi anni accanto al marito Riccardo Cerocchi, scomparsa un anno fa.

Protagonista della serata sarà il giovane talento Filippo Tenisci, pianista di Tirana, classe 1998, terzo premio nel 2016 al Concorso Internazionale “Resonances” di Parigi, primo premio nel 2018 al Concorso Franz Liszt dell’Accademia di Ungheria a Roma e vincitore assoluto, ancora a Roma, dell’International Competition for Youth “Dinu Lipatti”; l’anno del debutto è il 2021, prima solista con la Roma Tre Orchestra poi nel Baglini Project 2021. Da allora si esibisce regolarmente in Italia e all’estero, per stagioni concertistiche e festival.

Il programma che presenterà al Festival sarà un viaggio nella scrittura pianistica dalla metà Ottocento, con il romanticismo maturo di Franz Liszt, alla musica d’oggi, passando per il Novecento italiano.

Il programma si apre con Oh les beaux jours! (1941-76) di Goffredo Petrassi compositore legato da amicizia con Riccardo e Maria Teresa Cerocchi, con cui ha condiviso tante edizioni del Festival Pontino negli anni in cui fu presidente onorario del Festival. Prosegue con la seconda serie di Images di Claude Debussy, data alle stampe nel 1907, dalla scrittura eterea e raffinata, mentre di Franz Liszt, musicista che ha gettato le radici del pianismo moderno e di cui Tenisci ha approfondito lo studio, si ascolteranno dal secondo libro di Années de pèlérinage, fra virtuosismo trascendentale e lirismo, Sposalizio e i 3 Sonetti del Petrarca (n. 47, 104,123). A seguire, sempre di Liszt, la Leggenda n.2, San Francesco di Paola che cammina sulle onde S.175. La composizione venne scritta nel 1863 e fu ispirata al miracolo operato dal Santo quando avendo alcuni battellieri rifiutato di accoglierlo sulla loro imbarcazione, egli attraversò lo stretto di Messina camminando con passo tranquillo sulle onde. Il brano fu suggerito a Liszt da un quadro del pittore Steinle rappresentante l’episodio e donatogli dalla principessa Wittgenstein. Il concerto si completa con Icaro, volo di fine agosto brano di Fausto Sebastiani che vedrà al Festival Pontino la sua prima esecuzione assoluta. Il compositore romano si lascia ispirare dal mito di Icaro e crea un brano per pianoforte che richiede all’interprete capacità di destreggiarsi fra una doppia tecnica pianistica: da una parte una scrittura più virtuosistica che simboleggia il volo e l’entusiasmo di Icaro nel proiettarsi verso il sole, dall’altra le ‘risonanze’, dal tocco lieve, intimo, delicato che simboleggiano la caduta.

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