ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

cronaca

Satnam Singh poteva essere salvato secondo i primi riscontri dell’autopsia

Domani nuova manifestazione in piazza della Libertà a Latina

LATINA – È morto per dissanguamento Satnam Singh, il 31enne indiano rimasto vittima di un incidente sul lavoro a Latina e abbandonato in strada davanti casa. È quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia. L’uomo nell’incidente ha perso un braccio e ha subito gravi traumi alle gambe. Invece di essere soccorso subito però, è stato caricato su un furgone e abbandonato davanti alla sua casa. L’arto era stato poggiato su una cassetta della frutta e i soccorsi sono scattati solo quando la vicina ha sentito le urla. Portato in ospedale, è morto due giorni dopo.

Secondo quanto emerso Satnam Singh stava preparando le serre per la coltivazione dei meloni quando è rimasto incastrato in un macchinario utilizzato per avvolgere la plastica che gli ha spezzato di netto un braccio e fratturato le gambe. Se fosse stato tempestivamente soccorso, si sarebbe potuto salvare. Il medico legale parla di un “copioso sanguinamento”.

La vicenda è al centro di un’indagine della procura di Latina. Il datore di lavoro è ufficialmente indagato per omissione di soccorso e omicidio colposo. Oggi si svolgerà l’interrogatorio del 37enne proprietario dell’azienda agricola.

Domani, in occasione della nuova manifestazione per Satnam Singh, i braccianti hanno indetto una giornata di sciopero per dire no al caporalato. L’iniziativa, organizzata in piazza della Libertà dalla comunità indiana del Lazio, ha fatto registrare le adesioni di svariati partiti e sindacati. Una delegazione incontrerà il Prefetto di Latina per consegnare un documento di denuncia relativo allo sfruttamento della manodopera straniera e alla violazione dei diritti dei lavoratori.

“Singh Satnam è stato trattato come un animale”. Lo ha detto Gurmukh Singh, presidente della comunità indiana del Lazio a “Mattino Cinque News”. Dopo la tragica morte del connazionale bracciante, vittima di un incidente sul lavoro che gli ha tranciato un braccio e abbandonato in strada a Cisterna di Latina, senza che il datore di lavoro abbia allertato tempestivamente i soccorsi.

E restando in tema di lavoro, la Cgil in una nota ha sollecitato la Regione ad accelerare le azioni già condivise con prefetti e associazioni di categoria, chiedendo l’attivazione immediata di una task force ispettiva che verifichi il rispetto delle norme che tutelano la salute e la sicurezza dei lavoratori. In una settimana, infatti, si sono registrate nel Lazio ben 5 vittime, l’ultima delle quali a Campoleone: il 29enne Valerio Salvatore ha perso la vita in seguito al cedimento del tetto del capannone su cui stava effettuando degli interventi. Ieri, inoltre, è deceduto anche Luigi Guerriero, l’uomo rimasto gravemente ustionato dalle fiamme di una trebbiatrice nei pressi dell’Appia, a Cisterna.

 

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto