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cronaca

Omicidio Mariottini, processo bis a Roma. L’accusa chiede la conferma delle condanne

Si torna in aula il 29 maggio

CISTERNA – Per la Procura generale devono essere confermate le pene già decretate dall’altra sezione della Corte di Appello per i responsabili della morte di Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni di Cisterna violentata e uccisa a Roma, nel quartiere San Lorenzo in uno stabile abbandonato, nel 2018.

Nell’udienza del processo bis di ieri l’accusa ha richiesto la pena dell`ergastolo, con isolamento diurno per un anno, nei confronti di Mamadou Gara, e la condanna a 24 e 27 anni per Brian Minthe e Alinno Chima, chiamati a rispondere a vario titolo di omicidio, violenza sessuale e spaccio di sostanze stupefacenti.

Per l’accusa di omicidio la sentenza di Mamadou Gara, è stata annullata con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di assise di appello di Roma. La Suprema Corte ha invece confermato le accuse nei confronti di Salia Yusif e Mamadou Gara per la violenza sessuale commessa in danno di Desiree e ha annullato il giudizio per Salia per il fatto che “tale reato sarebbe stato assorbito in quello di omicidio”. Per Yousef Salia, è invece già definitiva la condanna all’ergastolo.

Si torna in aula il 29 maggio prossimo quando sono previste le arringhe dei difensori degli imputati.

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