ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

procedura chiusa da un anno

Parco del Circeo senza direttore, il presidente Marzano al ministro: “Mancata nomina immotivata, così all’aria i progetti del Pnrr”

Lettera-appello al titolare dell'Ambiente Pichetto Fratin e ai parlamentari pontini

SABAUDIA – Viene da chiedersi: “Perché?”. Solo inefficienza? Totale disinteresse da parte di chi è deputato ad occuparsene? Incompetenza? Dopo un anno dalla chiusura della procedura, può esserci soltanto questo dietro la mancata nomina del direttore dell’Ente Parco Nazionale del Circeo? La domanda sorge spontanea dopo il nuovo e disperato grido di allarme del Presidente dell’Ente Giuseppe Marzano di fronte alla gravità della situazione creata dalla “immotivata mancata nomina del Direttore dell’Ente da Parte del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”. E non si tratta solo di carenza di organico, ma di questioni serie che attengono alla sopravvivenza stessa dell’Ente ormai allo stremo e alla gestione delle tante e delicate questioni che attengono alla preziosa area protetta.

La denuncia del Presidente del Parco Nazionale del Circeo, Giuseppe Marzano, preceduta da un accorato appello lanciato la scorsa estate, arriva quando il Parco del Circeo è rimasto l’unico senza direttore: “Altri due Parchi Nazionali, l’Arcipelago Toscano e la Val Grande, che avevano concluso la procedura molti mesi dopo al Circeo – scrive Marzano –  hanno ottenuto la nomina del Direttore, rispettivamente in soli 3 mesi nel primo caso e in 6 mesi nel secondo, mentre il Circeo è rimasto l’unico Parco, tra quelli che hanno completato la procedura in modo corretto, a non avere ancora un direttore”. Marzano non usa mezzi termini e accusa: “Questa ingiustificata diversità di comportamenti da parte del Ministro fa adombrare responsabilità per rifiuto ovvero omissione di atti del proprio ufficio”.

La nota di sollecito al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al Ministro Pichetto Fratin cui spetta la nomina (così come previsto dalla legge 394/91), è partita da Sabaudia nei giorni scorsi “decorso quasi un anno dall’invio della terna di nominativi e dalla valutazione positiva della procedura seguita da parte dei competenti uffici ministeriali”.  Nella sua, il  Presidente Marzano evidenzia “la gravità della situazione dovuta soprattutto all’impossibilità di realizzare i tanti progetti finanziati, alcuni anche nell’ambito del PNRR, tutti molto importanti per il territorio tutelato (tra i quali quelli importantissimi per la salvaguardia della duna costiera e per la realizzazione di campi ormeggio galleggianti, per la sistemazione dei sentieri e per il recupero dei muretti a secco), e di dare risposte alle istanze dei cittadini delle altre Pubbliche Amministrazioni. In mancanza del Direttore non potranno essere espletate le procedure per l’assunzione di nuovo personale il cui numero limitato rappresenta un’importante criticità per il buon funzionamento dell’Ente”.

“I  ritardi nella realizzazione dei progetti – aggiunge il Presidente –  ai sensi anche di recenti sentenze, si concretizzano come mancata spesa anche a fronte dello stanziamento di idonee risorse in bilancio e che ciò potrebbe corrispondere ad una fattispecie di danno contabile e a responsabilità amministrativa a carico di chi avrebbe dovuto agire e non lo ha fatto. Responsabilità che non possono ricadere sull’Ente Parco per atti che altri avrebbero dovuto compiere”. Marzano parla di una “situazione diventata insostenibile e non esclude ulteriori iniziative anche di maggiore impatto”.

La nota è stata inviata per conoscenza anche ai parlamentari eletti in Provincia di Latina (tra i quali il Presidente della Commissione ambiente del Senato, Claudio Fazzone), ai responsabili nazionali delle principali associazioni ambientaliste, ai Sindaci del territorio e ai Presidenti della Regione Lazio e della Provincia di Latina, al Prefetto di Latina e al Presidente della Federazione dei Parchi Italiani.

Interessate anche le organizzazioni Sindacali CISL FP e FP CGIL, rappresentative dei dipendenti dell’Ente, che hanno attivato la procedura di stato di agitazione.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto