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23 gli indagati

Falsi incidenti stradali, avvocato di Minturno sospeso dalla professione per un anno

E' tra gli otto destinatari di interdittive in un'inchiesta sulle truffe alle assicurazioni che ha portato anche a quattro arresti

MINTURNO – E’ accusato di essere coinvolto nell’organizzazione che “inventava” incidenti stradali, costruendoli a tavolino, per truffare le compagnie di assicurazione ottenendo risarcimenti non dovuti. Un avvocato di Minturno di 44 anni è finito nell’inchiesta dei carabinieri della Compagnia Vomero di Napoli estesa anche al territorio del sud pontino ed è destinatario di un provvedimento di interdizione dalla professione per un anno.

Ieri mattina (martedì 24 ottobre) l’operazione che  ha portato all’arresto di quattro persone , alla notifica di otto interdittive nei confronti di sei avvocati e di due medici, accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurative con fraudolento danneggiamento di beni assicurati e ricorso a certificati medici falsi rilasciati da medici compiacenti, riciclaggio, indebita percezione del reddito di cittadinanza e furto aggravato. Tra gli indagati anche tecnici di centri diagnostici, carrozzieri e falsi testimoni.

Il meccanismo  – spiegano i carabinieri – prevedeva un’iniziale fase di pianificazione della dinamica del sinistro con l’individuazione delle parti da coinvolgere, dei finti testimoni, del medico e del pronto soccorso di riferimento da cui farsi rilasciare referti per inesistenti lesioni; successivamente, venivano coinvolti i sanitari dei centri diagnostici e dei poliambulatori presso i quali venivano effettuate le visite successive a quelle di pronto soccorso ed i carrozzieri compiacenti che avevano il compito di predisporre la documentazione falsa relativa ai danni subiti dai veicoli coinvolti, in maniera compatibile con le lesioni riscontrate. A questo punto entravano in gioco gli avvocati che istruivano le pratiche per falsi sinistri stradali e che concordavano le dichiarazioni dei finti testimoni. In almeno due occasioni sono state accertate anche dichiarazioni testimoniali da parte di due soggetti risultati poi inesistenti.

Il profitto del reato della truffa assicurativa, una volta incassato, veniva poi movimentato e prelevato in maniera frazionata, nel tentativo di dissimularne la provenienza illecita.

 

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