LATINA – Si stanno organizzando con una sorveglianza di vicinato e ronde notturne gli abitanti del Lido di Latina e dell’area di Borgo Sabotino dove da qualche settimana si è registrata un’impennata di furti e tentativi di furto nonostante l’aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine. In almeno due casi noti, perché in casa c’erano persone che lo hanno poi riferito, i ladri hanno citofonato per assicurarsi di poter agire indisturbati. Probabilmente una tecnica per evitare difficoltà. Le telecamere hanno anche ripreso a Foceverde sabato sera, una banda di persone incappucciate. E purtroppo si sono verificati furti notturni con presenza di persone in casa.
Noi abbiamo raccolto la testimonianza di un giovane papà, in vacanza con la moglie e la figlioletta di pochi mesi, in una casa sul lungomare tra Capoportiere e Foceverde dove i ladri sono entrati a notte fonda, mentre i tre dormivano.
“Hanno preso chiavi, contanti e oggetti personali, lasciando carte di credito e cellulari, probabilmente evitando tutto quello che è tracciabile. Poi sono andati via via con la macchina di mia moglie che era la più vicina a casa”. Con sé hanno portato poche cose: i contanti e le chiavi dell’appartamento in città, dopo aver potuto apprendere indirizzo e identità dai documenti che con i bancomat sono stati abbandonati all’esterno e ritrovati al mattino da un operatore di Abc.
“Inoltre, la cosa che abbiamo trovato molto strana avendo noi una bambina piccola è che tutti e tre abbiamo dormito profondamente senza svegliarci mai, la piccola addirittura fino alle 10,30 del mattino”.
La denuncia al risveglio è stata tempestiva. La famiglia si è recata dai carabinieri di Borgo Sabotino e ha raccontato l’accaduto. Poi, attraverso il gps che segnalava la presenza dell’auto ferma nella zona di Aprilia, e grazie alla tempestività dei militari che hanno contattato immediatamente i colleghi di Campoverde, la vettura è stata ritrovata. “Probabilmente all’interno c’erano state quattro persone perché tutte e quattro le cinture erano state agganciate”.
Il racconto a Gr Latina