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il caso del tonno sott'olio fatto in casa

Morto al Goretti di Latina uno degli intossicati dal botulino

Venerdì la somministrazione del siero a lui e alla moglie, ma per l'uomo non è bastato

LATINA – Non ce l’ha fatta una delle tre persone intossicate dal botulino. Il 70enne era stato ricoverato venerdì nella Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dopo che il martedì precedente si era presentato al Dono Svizzero di Formia con i sintomi di un’intossicazione alimentare. Aveva mangiato del tonno sott’olio fatto in casa da un’amica, un’abitudine casalinga. Come lui erano state ricoverate altre tre persone, la moglie di 74 anni e la coppia di amici, anche loro settantenni della provincia di Napoli, con cui erano in vacanza a Formia.

Per tre dei quattro pazienti, a distanza di 48 ore le condizioni si erano aggravate e per due di loro, marito e moglie trasferiti al Goretti e intubati, si era resa necessaria la somministrazione del siero antibotulinico arrivato dal centro antiveleni di Pavia. Purtroppo i danni riportati dall’uomo, che soffriva anche di patologie pregresse, si sono rivelati fatali e il decesso è arrivato nelle scorse ore. Le condizioni della moglie invece restano molto delicate, ma è stata svegliata e sta reagendo alle cure cui viene sottoposta nel reparto diretto dal dottor Carmine Cosentino.

Un terzo uomo è stato ricoverato nella Medicina d’Urgenza dell’ospedale di Latina ed è stato seguito dall’equipe del dottor Massimo Aiuti: le sue condizioni, pur serie inizialmente, sono andate migliorando.

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