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il caso

Latina, nasce un tavolo permanente per Palazzo Lamaro dopo lo sfratto degli inquilini

L'assessore Nasso: "Per la sindaca Celentano una priorità evitare la crisi sociale"

LATINA – Nasce un tavolo permanente di confronto su palazzo Lamaro. Nel grande stabile di 13 piani tra Largo Giovanni XXIII e Viale  Gorizia a Latina, infatti, gli inquilini sono a rischio sfratto. Si tratta per la grandissima parte di persone anziane e monoreddito che hanno vissuto tutta la vita nella stessa casa.  La decisione di aprire il tavolo è stata comunicata dall’assessore ai servizi sociali del Comune Michele Nasso dopo un incontro che si è tenuto il 20 giugno al quale ha preso parte il responsabile del sindacato Sunia, Vitaliano Patriarca, e una delegazione di inquilini.

“Non permetteremo mai che si crei una crisi sociale e che decine di famiglie si ritrovino senza un alloggio dignitoso”, dichiara Nasso. “Insieme al Sindaco Matilde Celentano, che ha ritenuto la questione del palazzo Lamaro una priorità, abbiamo studiato il caso arrivando in pochi giorni a questo incontro che ha avuto come risultato l’apertura di un tavolo permanente di confronto – ha spiegato ancora Nasso – per cercare tutte le soluzioni più idonee che tutelino la proprietà dell’immobile ma soprattutto le famiglie che vi abitano. Per la maggior parte si tratta di persone anziane o famiglie monoreddito che non sarebbero mai in grado di acquistare quegli appartamenti. Mi riservo di parlare direttamente con la proprietà per trovare forme alternative all’acquisto che possano accontentare tutti. Questo primo incontro – ha concluso l’Assessore- è servito soprattutto per rassicurare le famiglie. Il Comune di Latina è al loro fianco e non permetterà mai che finiscano in mezzo a una strada”.

I tentativi di vendere gli appartamenti si sono susseguiti negli anni, fino all’ultimo da parte del  Fondo Aiace con una “chiamata” agli attuali inquilini che scadrà il 15 giugno: comprare (con diritto di prelazione) o lasciare l’immobile. I contratti in essere non saranno rinnovati.

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