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Campagna elettorale, il Ministro Abodi a Latina: “Faremo il nuovo palazzetto”

Temi anche la riforma dello sport, tra criticità e correttivi nel programma del Governo di Giorgia Meloni

LATINA – “Faremo il nuovo palazzetto dello sport”. Lo ha detto ieri pomeriggio a Latina il Ministro dello sport Andrea Abodi  in un incontro elettorale organizzato da Fratelli d’Italia Latina che si è tenuto alla Stoà di via Cesare Battisti.  A fare gli onori di casa il Senatore Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio e coordinatore provinciale del partito. Presente la candidata Sindaco della coalizione di centrodestra Matilde Celentano.

La riforma dello sport, le sue criticità e i correttivi che intende porre in essere il Governo di Giorgia Meloni; le carenze strutturali del capoluogo pontino che rendono difficile, a volte impossibile, la vita degli operatori presenti sul territorio sono stati al centro del convegno.

“Vedo in platea il variegato mondo dello sport pontino e sono orgoglioso di vedere qui tanti operatori, per parlare di un settore importante per il nostro tessuto sociale – ha spiegato il Senatore Calandrini –  Andrea Abodi ha fatto tante cose per la nostra città, che quindi conosce bene. Uno dei temi che bisogna affrontare, per dare risposte, è la riforma dello sport. Entrerà in vigore il primo luglio ma restano delle fortissime perplessità su alcune norme, soprattutto per il settore dello sport dilettantistico, che vanno necessariamente armonizzate. L’altra emergenza che riguarda la nostra città è quella dell’impiantistica sportiva: a Latina militavano squadre ai massimi livelli, penso alla pallavolo e alla pallanuoto, che sono state costrette ad abbandonare la città per mancanza di spazi. Con il PNRR avremmo avuto la possibilità di sopperire a queste mancanze ma l’ex sindaco ha ben pensato di non cogliere questa opportunità. Su questo tema chiedo a Matilde Celentano, una volta diventata sindaco, di effettuare un’operazione verità sui progetti del PNRR presentati dal Comune di Latina. Da quanto mi pare di capire, purtroppo, al contrario dei proclami dell’ex sindaco, il rischio concreto è che il capoluogo perda il 90% dei fondi a causa delle lacune dei progetti presentati e dei ritardi accumulati nella loro realizzazione.  Ora però dobbiamo guardare avanti, faremo i conti con i disastri lasciati dal vecchio sindaco ma l’esigenza adesso è risollevare Latina, a partire già da lunedì”.

“Dal 2003, con l’ex sindaco Vincenzo Zaccheo, abbiamo messo sul tavolo tanti sogni per questo territorio, purtroppo quasi nessuno realizzato – ha esordito il Ministro Abodi- Questa è una provincia che ha profonda memoria storica ma anche nostalgia del futuro, che bisogna realizzare. Con l’ex sindaco Damiano Coletta, quando ero presidente del credito sportivo, ne ho provate tante, abbiamo fatto la somma dei problemi ma non siamo riusciti a trasformarle in opportunità. Ora c’è un’altra possibilità e sono certo che non sbaglieremo. Perchè abbiamo memoria delle cose buone che abbiamo fatto e degli errori che abbiamo commesso. Sappiamo di cosa ha bisogno la nostra comunità: decoro, servizi, opportunità. Non è facile anche se le risorse non mancano ma non è semplice realizzare tutto. Questo Governo però ha voglia di collaborare, di ascoltare, di instaurare uno spirito comune. Sono convinto che faremo passi in avanti importanti. Credo che mobilitando risorse pubbliche ma anche private riusciremo a realizzare e gestire, tema non secondario, un nuovo palazzetto dello sport che permetta alle squadre di eccellenza di tornare a giocare a Latina. Per quanto riguarda la riforma dello sport: non è più procrastinabile perché la attendiamo da troppi anni. Bisogna trovare un equilibrio tra la tutela degli interessi di chi lavora nel mondo dello sport e chi gestisce le realtà sportive. Abbiamo voluto parlare con le parti sociali, ci siamo dovuti raccordare con il Ministero del Lavoro. Siamo alla vigilia della presentazione di un primo decreto correttivo e ne seguirà subito un altro. Cercheremo di rendere dignitoso l’avvio di questo percorso per poi intervenire dove necessario”.

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