LATINA – I candidati della Lega al consiglio comunale Vincenzo Valletta e Federica Censi hanno inaugurato alla presenza dell’europarlamentare Matteo Adinolfi, il point elettorale in via Don Morosini, “aperto a tutti coloro che vogliono confrontarsi su idee e progettualità”.
“Siamo pronti a rilanciare la nostra città con una programmazione mirata e aperta al dialogo con i territori. I cittadini, le imprese, le associazioni e i comitati di quartiere dovranno diventare le sentinelle dell’Amministrazione comunale ed essere coinvolti attraverso progetti di partecipazione attiva – dicono i due esponenti politici della Lega in vista delle votazioni del 14 e 15 maggio – Latina potrà rifiorire e crescere unicamente se uniamo le forze e miriamo tutti verso un unico obiettivo. Di lavoro da fare ce n’è tanto e probabilmente non basteranno cinque anni per realizzare tutto, ma dal 16 maggio coloro che risulteranno eletti dovranno mettersi al tavolo e confrontarsi, arrivando a stilare una lista di priorità. Il candidato sindaco Matilde Celentano ha già preso pubblicamente l’impegno e noi con lei, affinché questa città possa ripartire davvero. Dobbiamo ricominciare dall’ordinario, dalla manutenzione delle strade, delle aree verdi, degli edifici pubblici, dalla gestione dei rifiuti e del decoro urbano. E poi sicurezza, servizi alla persona e sostegno alle imprese. Dobbiamo valorizzare la nostra marina indicandole la strada da seguire per il futuro e, non da meno, ridisegnare i borghi e le periferie, per troppo tempo completamente abbandonate. Fondamentale per l’Amministrazione sarà creare un filo diretto con Governo, Regione Lazio ed Europa, andando a chiudere la filiera politica. Latina, come seconda città del Lazio, dovrà riprendersi le attenzioni che merita e attrarre finanziamenti pubblici per la sua riqualificazione, anche in vista del centenario. Particolare attenzione dovrà poi essere rivolta alla macchina interna attraverso il potenziamento degli uffici, a partire da quelli tecnici e dall’anagrafe: al loro interno abbiamo dipendenti e funzionari validi e con grande preparazione, ma spesso non sono messi nelle condizioni di poter lavorare con serenità. Per far ripartire il territorio dobbiamo necessariamente riprogrammare il sistema”.