LATINA – AGGIORNAMENTO – Sono 9 i cittadini indiani arrestati questa mattina dalla Squadra Mobile di Latina diretta dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo su disposizione della Procura della Repubblica che ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina le misure cautelari. Pesanti le accuse: omicidio volontario, porto illegale di pistola, lesioni personali aggravate e rapina aggravata in relazione all’uccisione di Jagseer Sumal, 29 enne indiano punito perché voleva affrancarsi da un gruppo criminale sorto all’interno della comunità indiana che spadroneggiava e voleva il controllo del commercio di prodotti etnici.
Le indagini erano partite il 30 ottobre scorso dopo l’irruzione avvenuta in un casolare di Via Monfalcone a Borgo Montello dove si festeggiava la nascita del figlio della vittima. Armati di pistola e mazze di ferro, i nove arrestati aggredirono i presenti uccidendo Sumal e ferendo dieci persone. Fu subito individuato il principale indagato, poi, anche attraverso testimonianze e intercettazioni telefoniche e ambientali, è stata ricostruita la dinamica dei cruenti fatti scoprendo come l’azione fosse preordinata a “punire alcune delle persone presenti ai festeggiamenti, ritenute colpevoli di essersi allontanate dal sodalizio in argomento, oltre che per incutere timore e paura nei confronti di esercenti commerciali, sempre appartenenti alla comunità indiana”, spiega la Procura in una nota stampa.
Grazie ai rilievi compiuti nella casa del delitto dalla polizia scientifica è stato documentato l’utilizzo, durante il raid di un pistola calibro 9 corto dalla quale erano stati esplosi tre colpi. Trovate anche tracce biologiche, riconducibili ad alcuni degli indagati, sulla spranghe usate per il pestaggio della vittima, sequestrate durante il sopraluogo avvenuto la stessa notte dell’omicidio.
FLASH – E’ in corso da parte della Squadra Mobile di Latina l’esecuzione di nove misure cautelari per omicidio volontario disposte dal gip del Tribunale di Latina al termine delle indagini sull’uccisione a sprangate di Jagsheer Sumal, 29 anni avvenuta a Borgo Montello il 30 ottobre dello scorso anno durante una festa di battesimo. Un vero e proprio raid che aveva già portato all’individuazione di alcuni dei partecipanti alla spedizione punitiva culminata in una rissa nella quale perse la vita il giovane indiano e rimasero ferite altre 10 persone. La vittima era il papà del piccolo nato in India e di cui si festeggiava il rito battesimale. La misura cautelare è stata disposta anche per una rapina commessa il 2 ottobre ai danni di un esercente commerciale di nazionalità indiana, a cui veniva sottratta la somma contante di 3500 euro.