LATINA – “Una posizione ufficiale e pubblica, chiara e netta, a favore della realizzazione del Corridoio intermodale Roma – Latina“. E la richiesta avanzata dal senatore pontino Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia, in una nota indirizzata al presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi e al ministro alle infrastrutture, Enrico Giovannini.
Nella stessa Fazzone chiede contestualmente al Governo “di mettere in atto ogni azione necessaria al fine di dirimere questa annosa fase di stallo in cui il progetto è vincolato assicurando l’entrata in cantiere dell’opera. Solo in questo modo non si lascerà spazio a speculazioni politiche che pesano sui cittadini e lo sviluppo dei nostri territori non meno dell’inerzia operativa che ne contraddistingue, purtroppo, le istituzioni. La mancata realizzazione dell’opera comporterebbe, infatti, oltre ad una sottrazione dei servizi uno sperpero di denaro pubblico consolidato in tutte le fasi effettuate sinora per rendere il progetto cantierabile, tra studi, ricorsi, revisioni del progetto e indizione di gare d’appalto che non possiamo permetterci”.
“Su tutto grava un percorso accidentato e segnato da ostacoli, di diversa matrice, che in questi anni ha contraddistinto ogni passaggio inerente il progetto ipotecandone, di fatto, la realizzazione – aggiunge l’esponente politico di Fondi, chiedendo di “spezzare il filo rosso dell’incertezza che in decenni si è cristallizzato in alibi che stanno solo contribuendo a porre l’ennesima pietra tombale sullo sviluppo dei nostri territori. Le ultime notizie inerenti l’opera, infatti, sono tutt’altro che rassicuranti”.
“Da una parte – si legge nella nota – il fatto che il Ministero delle Infrastrutture ha nominato, nella persona dell’avvocato Nicola Maione, il commissario liquidatore della Società Autostrade del Lazio Spa, la società mista sorta come “soggetto aggiudicatore per il compimento di tutte le attività, gli atti ed i rapporti inerenti la procedura ad evidenza pubblica di affidamento della concessione dell’intervento Corridoio Intermodale Roma-Latina e Collegamento Cisterna-Valmontone”. Dall’altra la decisione delle società che hanno partecipato alla gara d’appalto, poi annullata, di avanzare due richieste di risarcimento per un indennizzo totale di quasi 700 milioni di euro. Elementi che non fanno che rendere più nebulosa l’apertura dei cantieri tanto che si torna a parlare di una messa in sicurezza della Pontina e di un suo adeguamento quale progetto “sostitutivo” della realizzazione del corridoio intermodale Roma – Latina. Ipotesi inaccettabile perché non risolverebbe in alcun modo il nodo trasporti e collegamenti che rappresentano un gap mai sanato che pesa sulle imprese, sull’economia e sulle comunità del Lazio. Solo la realizzazione della Roma – Latina può risolvere il nodo della competitività delle nostre imprese che hanno bisogno di velocità, sicurezza, innovazione così come non è risolutiva per criticità strutturali ed endemiche, sul piano economico ed infrastrutturale, che hanno impedito ai nostri territori di fare un salto qualitativo e alle nostre aziende di entrare in un mercato che ci è stato precluso, che le imprese faticano a raggiungere e per il quale pagano costi altissimi di trasporto. Due decenni sono un tempo assurdo ed insostenibile per arrivare alla realizzazione di un’opera fondamentale. Questo è il momento dei cantieri non di nuove incertezze”.