PROSSEDI – I cittadini di Prossedi sono senza medico di base da un mese e il sindaco Pincivero invoca soluzioni: «Un paese senza servizi si spopola, non siamo cittadini di serie B», dice sottolineando che così diventa difficile “vivere la quotidianità”. Succede dopo che il dottor Treppiccioni si è trasferito a Priverno e molte persone, soprattutto di età avanzata, con patologie croniche, e che magari non guidano, “hanno difficoltà per una visita ma anche per una semplice ricetta”.
La perdita di servizi come questo va in senso opposto a quella che è l’intenzione della Regione Lazio di far ripopolare i piccoli centri urbani: in passato Angelo Pincivero s’era battuto per l’istituzione dello sportello bancomat presso il centro abitato ma anche per rinforzare il servizio del trasporto degli studenti.
«Grazie al sindaco di Latina Damiano Coletta, che ringrazio, abbiamo convocato il direttore generale della Asl Silvia Cavalli e la responsabile di zona Ida Ciamarra, che hanno spiegato cosa sta facendo l’Azienda per risolvere i nostri problemi – riprende il Sindaco di Prossedi – allo stesso tempo però i dirigenti ci hanno messo in guardia sul fatto che non esiste un obbligo giuridico che imponga ai dottori di scegliere il comune di Prossedi: in sostanza hanno le mani legate da una normativa nazionale recepita dalla Regione Lazio che impedisce alla Ausl di obbligare un medico a svolgere il proprio servizio qui a Prossedi ed è una legge che secondo me va cambiata, perché questo non garantisce il diritto essenziale di ogni singolo cittadino che deve avere garantito il proprio diritto in un capoluogo di provincia ma anche in un piccolo centro come il nostro, anzi a maggior ragione in un paese come il nostro dove gli abitanti hanno necessità di un medico. La problematica è urgente e io sono il responsabile sanitario del Comune, dovrei dare delle risposte, sto cercando in ogni modo di sollecitare. ma nessuno riesce a risolvere questo problema».