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Imprese, Unindustria: “Imprese pronta a ripartire investendo in tecnologia e lavoro”

Per la prima volta da inizio pandemia un netto miglioramento delle aspettative e del clima di fiducia delle imprese

LATINA – “Dopo un 2020 che ha messo a dura prova imprese ed economia, il tessuto produttivo é pronto a ripartire sulla spinta di nuovi investimenti in formazione, innovazione e sostenibilità”. È la sintesi di Unindustria che presenta la nuova edizione del monitoraggio sulle conseguenze dell’emergenza sanitaria sulle imprese, realizzato con il contributo della CCIAA di Roma.

PROSPETTIVE E INVESTIMENTI  – Guardando al 2021 – vi si legge – le aspettative sul fatturato si presentano in deciso miglioramento per tutte le dimensioni di impresa e per tutti i settori, più marcatamente per turismo, sanità, moda-design-arredo, costruzioni. Quasi il 60% delle aziende intervistate si aspetta una ripresa delle attività, più o meno consistente, nel secondo semestre del 2021. A testimonianza di questo rinnovato ottimismo, la metà delle imprese intende incrementare gli investimenti nel 2021 rispetto al 2019; un terzo si allineerà ai livelli pre-Covid. (Il rilancio del territorio, secondo gli intervistati, dipende strettamente dalla capacità di realizzare massicci investimenti in innovazione e digitalizzazione (47% delle imprese) anche alla luce delle opportunità che dovrebbero determinarsi grazie al piano europeo NG-EU, ma altrettanto strategici sono considerati gli investimenti in capitale umano e formazione (44%) e in sostenibilità ambientale (28%).)

LAVORO AGILE – Infine, l’anno del Covid è stato l’anno dello smart working: nel 2020, 4 imprese laziali su 5 hanno fatto ricorso al lavoro agile. Superata la pandemia, più della metà delle intervistate, il 57%, proseguirà ad utilizzare questo strumento (54% il dato medio nazionale). Un nuovo approccio al lavoro che ha ridefinito le priorità per le risorse umane: formazione, riorganizzazione dei processi di lavoro, potenziamento della logica per obiettivi e dei sistemi premiali, acquisizione di nuovi profili di competenze: queste le principali leve delle imprese per accrescere i livelli di produttività.

“Sin dall’inizio della pandemia abbiamo monitorato le ricadute sull’economia e sul tessuto imprenditoriale del Lazio determinate dal diffondersi del Covid-19 – afferma Sabrina Florio, Presidente del Gruppo Tecnico Centro Studi di Unindustria – I risultati di questa nuova indagine mostrano per la prima volta un netto miglioramento delle aspettative e del clima di fiducia delle imprese, nonostante il perdurare di molte incertezze e criticità. Le imprese del Lazio – prosegue – sono pronte a scommettere sulla ripartenza e a dotarsi di tutti gli asset utili ad agganciare la ripresa ed aumentare i livelli di competitività, a partire dalle risorse umane, che emergono come fattore chiave in tutte le declinazioni. Nei mesi e negli anni che ci aspettano – conclude Sabrina Florio – occorrerà un forte impegno da parte del nostro tessuto imprenditoriale. Soprattutto le imprese piccole, ma con potenziale, sono di fronte ad una sfida importante, che segnerà un nuovo modo di posizionarsi sul mercato”.

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