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l'intervista

Si spacciava per medico abusando e riprendendo le pazienti, anche minorenni, arrestato tecnico radiologo della Asl di Latina

Indagine della Squadra Mobile della Questura di Latina

LATINA – Si spacciava per medico e registrava le visite delle pazienti nello studio della Asl. La Polizia di Latina ha arrestato ieri pomeriggio un tecnico radiologo in servizio alla A.S.L., responsabile di esercizio abusivo della professione medica e violenza sessuale aggravata, commessa nei confronti di due minorenni.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina, sono state svolte dai poliziotti della II^ Sezione della Squadra Mobile dopo la denuncia di una ragazza minorenne che ha raccontato cosa accaduto lo scorso dicembre durante una vista al Poliambulatorio Distretto 2 della ASL di Latina. La giovane doveva sottoporsi a un esame radiografico e durante la visita, svolta dal tecnico radiologo, che si era fatto passare per medico, la minore è stata stata costretta a spogliarsi, rimanendo solo con le mutandine e venendo toccata dall’indagato in prossimità del pube e dei seni.

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La vittima ha avuto il sospetto di essere stata filmata da un telefono cellulare, posizionato su uno scaffale, con l’obiettivo rivolto in direzione del lettino medico. Sospetti che hanno trovato conferma dopo la perquisizione nell’abitazione dell’indagato. Gli agenti hanno trovato tre telefoni cellulari, tra cui quello descritto dalla ragazza e un computer portatile, tutto sequestrato. Dall’analisi del telefono cellulare, non solo è emerso il video dello scorso dicembre ma numerosi altri filmati riguardanti altrettante pazienti femminili parzialmente nude, su cui la Squadra Mobile di Latina sta svolgendo indagini per individuare le altre ragazze coinvolte.

In effetti, da una prima attività di riscontro, è stata individuata un’altra giovane, minore all’epoca dei fatti: la ragazza, identificata attraverso la visione dei filmati, racconta come in due distinte occasioni, nel febbraio 2018 a Sabaudia e nel mese di marzo successivo a Latina, l’indagato l’aveva sottoposta, sempre qualificandosi come medico, a delle vere e proprie visite, durante le quali l’aveva più volte palpeggiata nelle parti intime. L’ASL di Latina è stata informata per l’adozione dei provvedimenti di competenza.

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