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la caccia alle streghe

Coronavirus, l’attacco a Paolo di Orizzonte Latina: “Ho seguito il protocollo, ecco com’è andata”

Il post su Fb con il racconto dopo gli insulti

LATINA – “Ho chiamato il medico, ho chiamato il numero verde due giorni dopo. Ho seguito le loro istruzioni. Stai a casa, non sarà nulla. Chiama se cambia la situazione. Al quinto giorno ho preso la decisione di presentarmi al triage, ho dovuto insistere per avere un riscontro medico e dopo un’intera giornata è arrivato il responso di positività. Non era l’influenza che mi suggerivano che fosse ma una polmonite con coronavirus”.

La testimonianza è quella di Paolo, gestore dei punti vendita Orizzonte di Latina, accusato in queste ore di essere un “untore” per aver contratto il coronavirus. Anche il suo Gruppo, che ha chiuso i punti vendita in cui l’uomo è stato fino a una settimana fa, in attesa della sanificazione, ha postato una nota ufficiale per mettere un freno alle notizie che si vanno diffondendo in queste ore passando di cellulare in cellulare con un sistema da caccia alle streghe già visto per altri casi che non fa bene a nessuno. 
“La mia prudenza  – racconta sul profilo Fb –  mi ha fermato subito, nessuno ha avuto contatti con me nell’ultima settimana. E solo le mie sensazioni mi hanno spinto ad andare al triage nonostante i consigli contrari delle autorità preposte. E ho dovuto insistere per essere visitato. Questa è la mia storia. Per questo mi state sputtanando sui vostri social, coinvolgendo la mia famiglia e la mia azienda. Semplicemente non è corretto. Chiunque mi ha contagiato, sono sicuro lo ha fatto non sapendolo. Il coronavirus funziona così”.

 

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