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progetto pronto

La Compagnia dei Lepini si candida a Città della Cultura del Lazio 2020

Insieme ai territorio di Latina, Frosinone e Roma parteciperanno al bando della Regione

LEPINI – La Compagnia del Lepini partecipa al bando “Le città della Cultura del Lazio 2020” intendendo la montagna come un luogo fisico, culturale e dei sensi. Nelle scorse settimane i responsabili della società e gli amministratori pubblici dei territorio si sono confrontati sulla proposta progettuale da sottoporre all’attenzione della Regione ed hanno deciso di puntare sulla montagna, intesa quale luogo fisico (geologia, morfologia, flora e fauna che determinano una biodiversità sulla quale puntare), luogo culturale (tra preistoria e archeologia, architettura e urbanistica, arte e artigianato, tradizione e folklore che disegnano paesaggi) e luogo dei sensi (colori, suoni, profumi, asperità e sapori che generano emozioni). Capofila del progetto che verrà presentato la prima settimana di ottobre sarà il Comune di Segni: “La parola sensi – ha spiegato il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti – può essere intesa come significati e come percezioni fisiche ed esprime in sintesi quello che i Monti Lepini rappresentano ed evocano. Il progetto – ha proseguito Briganti – è stato a lungo concertato con gli amministratori locali e si pone come obiettivi quelli di implementare le attività di sistema, avviare percorsi culturali di ampio respiro e ragionare sulle diverse forme di turismo da sottoporre ai visitatori di queste zone, da quello culturale, al turismo “delle grandi occasioni”, a quello sportivo, passando per le manifestazioni e i festival, ma con un occhio di riguardo anche sui percorsi, quelli che presenteremo utilizzando le formule “cammina / salta / vola”, “guarda / ascolta / odora”, “guarda / ascolta / tocca” e “guarda / ascolta / gusta”, per completare il tutto con un festival itinerante che possa abbracciare proprio la “Montagna dei sensi”, tramite gli strumenti di cinema e teatro, musica, letteratura e poesia, scultura, pittura e performance land art, tradizione agropastorale e tavola. Siamo convinti – ha concluso il presidente della Compagnia dei Lepini – che questo territorio abbia tanto da offrire e il modo migliore che conosciamo per far valere le nostre peculiarità è quello di rilanciare ponendo l’attenzione su quello che abbiamo fatto e su quello che abbiamo intenzione di fare”.

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