LATINA – Arrivano finalmente notizie dal Nanga Parbat. Quando la giornata sta volgendo al termine e quando cominciava a preoccupare il lungo silenzio dello staff, si apprende che oggi “Alex Txikon e il suo team hanno intensificato le ricerche via terra tra C1 e C3, mentre i droni si sono alzati in volo fino a 6500 metri”. Dal punto di vista operativo, è il massimo in cui si potesse sperare, una giornata di ricerche ininterrotte condotte via terra e via aria per trovare tracce di Daniele Nardi e di Tom Ballard dispersi da domenica scorsa. Dieci lunghi giorni in cui l’apprensione si è andata intensificando, trascorsi tra mille difficoltà.
Il rischio valanghe resta alto e le squadre di soccorritori sono tornate nel pomeriggio al campo base da dove hanno relazionato dettagliatamente alla famiglia decidendo di procedere domani ad una nuova ricognizione lungo la Via Kinshofer, la più battuta, quella da cui Nardi aveva previsto di scendere quando fosse arrivato in vetta percorrendo la via più difficile lungo lo Sperone Mummery.
“C’è ancora una piccola luce accesa in fondo ad un profondo crepaccio e non smetteremo di cercare finché quel bagliore arriva a noi” – ha detto oggi a Montagna.tv, Agostino Da Polenza che coordina i soccorsi.
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