Latina, l’autismo non ferma Davide che va a Malta per uno stage con la sua classe

LATINA – Una bella storia che vuol dare speranza a tante famiglie e anche a tanti ragazzi, è quella di Davide 13 anni, affetto da autismo che è riuscito, con la sua classe, a partire per uno stage di lingua straniera a Malta con la sua classe. Davide frequenta l’istituto comprensivo Frezzotti – Corradini e il suo percorso è iniziato già all’infanzia, portando anno dopo anno, risultati sempre migliori: “Davide è affetto da un ritardo cognitivo con tratti di spettro autistico, la diagnosi è arrivata 10 anni fa quando gli era stato riscontrato uno spettro autistico di tipo Asperger. Ma non ci siamo mai persi d’animo – spiegano i genitori Raffaella e Davis – e la scuola ha rappresentato sicuramente una parte fondamentale per l’autonomia di Davide. Affrontare questo viaggio da solo gli ha permesso di superare un gradino importante. Eravamo molto in ansia invece il suo entusiasmo ha cancellato anche le nostre paure”.

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Il viaggio di Davide verso l’autonomia è iniziato molti anni prima, anche con il coinvolgimento della sua classe. Il progetto Dada portato avanti dalla Frezzotti Corradini, dove quindi non esistono classi, ma sono gli stessi alunni a spostarsi, poteva rappresentare un ostacolo per lui, invece è stato uno stimolo in più per aiutarlo a crescere: “Si è integrato perfettamente – ha detto la dirigente Roberta Venditti – anche grazie ai suoi compagni, senza dimenticare i professori che svolgono un ruolo determinante”. Davide è partito per Malta insieme ad altri 29 studenti, ha dormito in camera con un altro ragazzo e non ha mai avuto problemi, ma il percorso che è stato fatto per raggiungere questo risultato è stato lungo: “La scuola ha avuto bisogno di interfacciarsi con degli esperti. E’ stata composta una equipe con la scuola, i genitori e la Asl con la dottoressa Antonella Cerquiglini, esperta di autismo che ha dato preziosi suggerimenti, perché, bisogna ammetterlo, tutti eravamo preoccupati, ma questa esperienza ha insegnato anche a noi che affrontando una questione per volta, gli ostacoli si superano”.

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Un incitamento alle famiglie arriva dalla sua insegnante di sostegno, la professoressa Palombi: “L’insegnamento che noi possiamo dare, non solo ai ragazzi, ma soprattutto alle famiglie, è di farli fare. Questi ragazzi migliorano nella loro autonomia se si arriva, non solo a scuola ad essere inclusivi”.

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Davide è molto attivo a scuola, fa parte del coro e per l’Open day, insieme ai suoi compagni e al professor Trani, ha creato un video gioco per la ricostruzione virtuale del percorso che porta alla Corradini.

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E sceso dall’aereo che lo ha riportato a casa, è stato chiaro: “Sono pronto per un altro stage in Spagna”. Bravo Davide.