LATINA – Si chiamano Rape day e Fortnite, sono due giochi on line, il primo dei quali è stato oscurato. Il perchè è presto detto: la traduzione di Rape day è il “Giorno dello stupro”, ed era proprio questa la missione del gioco. “Allo sportello del garante dei minori di Latina – spiega la responsabile Monica Sansoni – abbiamo avuto tre segnalazioni di genitori preoccupati da quello che aveva visto sul telefono dei loro figli, ed essendo il gioco molto violento e interessando una fascia di età under 14, molti ragazzi hanno subito un vero e proprio trauma di cui hanno parlato con le famiglie che, in alcuni casi, hanno avviato un percorso specifico con il team di psicologi”. Ma Rape day non è l’unico gioco a destare preoccupazione: “Molto in voga in questo periodo tra i giovani adolescenti c’è Fortnite, dove, per vincere, il giocatore deve uccidere tutti gli altri concorrenti, rimanendo l’unico superstite. Il problema qual è? E’ che molto spesso i ragazzi non giocano su piattaforme condivise con solo i loto amici – spiega Monica Sansoni – ma su piattaforme internazionale, con persone sconosciute e possono comunicare tramite chat. Chi sa chi si cela dietro gli altri giocatori? Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto la segnalazione di una mamma, preoccupata per le minacce ricevute via chat dal figlio da parte di un altro giocatore. Ma non è l’unico caso. La Polizia Postale se ne sta interessando, così come il Miur che ha creato degli appuntamenti appositi per le famiglie per far conoscere i rischi legati al metodo”.
Lo sportello del garante a Latina, lavora in team con la Polizia Postale, lo sportello contro il bullismo e cyberbullismo e il consiglio che sempre si da alle famiglie è questo: “Quando i ragazzi vogliono scaricare un gioco, sedetevi accanto a loro e date personalmente il consenso digitale per far capire ai propri figli quali sono i pericoli a cui si va incontro, in particolare sulle piattaforme on line”.
MONICA SANSONI SUL RAPE DAY
MONICA SANSONI SU FORTNITE