TERRACINA – Tentata estorsione continuata è l’accusa con cui è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Terracina, Giuseppe Cervelloni, 48 anni del posto, già noto alle forze dell’ordine. Il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, su richiesta della Procura, è arrivato al termine delle indagini partite dopo l’attentato incendiario all’auto del proprietario di un bar sala slot di Terracina. Per far luce sull’episodio, gli investigatori hanno messo sotto controllo il bar scoprendo che Cervelloni minacciava spesso il titolare, il quale si era convinto a vendergli l’attività dopo un periodo di affiancamento nella gestione accordato all’acquirente, perché potesse verificare l’effettivo giro d’affari. Ma i rapporti tra i due si erano presto totalmente logorati e l’accordo era saltato. Era stato a questo punto che Cervelloni aveva deciso di mettere in atto una serie di minacce, atti intimidatori e vere e proprie richieste estorsive. Esasperato e imapurito, il titolare dell’attività commerciale racconta tutto. Oggi il provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice a fronte di una lunga sequenza di fatti tra cui l’ultimo, a fine agosto, quando l’arrestato era stato sorpreso dagli agenti nei pressi del locale con un coltello addosso.
Terracina, escalation di minacce arrestato Giuseppe Cervelloni
Sotto scacco il proprietario di un bar sala slot e i suoi familiari
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