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LATINA – Non sono bastati i sigilli a proteggere il materiale sequestrato insieme con la cantina dell’avvocato Ugo Pernigotti che da domenica è in carcere in Via Aspromonte accusato di spaccio di cocaina. Qualcuno infatti nella notte di ieri si è introdotto nel locale al seminterrato di Piazza Roma 4, ha violato i sigilli apposti su ordine del giudice e ha portato via centinaia di stecche di sigarette di probabile provenienza furtiva. Le stesse che qualche volta il legale vendeva senza avere la licenza nel locale che gestiva in Via Cesare Battisti, come raccontano alcuni clienti. La scoperta ieri quando i carabinieri sono stati chiamati perché avvertiti di movimenti sospetti.
Un altro colpo di scena nella vicenda imbarazzante, per molti, dell’avvocato 52 enne che nel suo studio conservava due etti di cocaina e un’agenda con tanti nomi. Che ruolo avesse nei colpi di cui certamente era a conoscenza per il fatto di ospitare nella sua cantina anche un jammer un disturbatore di frequenze, oggetto tecnologico in uso generalmente a ladri professionisti, ancora non è chiaro. Su questo proseguono le indagini dei carabinieri. Quello che è chiaro, è invece la tranquillità con cui i ladri, con ogni probabilità gli stessi autori di recenti furti in tabaccheria su cui da tempo si è accesa l’attenzione degli investigatori, si sono mossi rapidamente per riprendersi la refurtiva. Senza timore di tornare sul “luogo del delitto”.
