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LATINA – Ha dato esito negativo per la perquisizione eseguita dagli investigatori in casa del difensore nerazzurro indagato per la presunta combine del match Latina-Catania, Matteo Bruscagin. Nelle carte dell’indagine compaiono anche altri nomi di calciatori della società pontina, ma sarà necessario capire se si tratta di nomi che i sette arrestati protagonisti dell’inchiesta siciliana fanno mentre organizzano di comprare incontri-salvezza per il Catania o se il contatto ci sia realmente stato e abbia avuto l’esito di truccare il match giocato il 19 aprile al Francioni.
Intanto dopo la nota ufficiale del Latina Calcio è il direttore tecnico della società sportiva , Gianfranco Mannarelli a pronunciarsi sulla posizione di Briscagin “Oltre che un professionista esemplare per dedizione e comportamento, Bruscagin lo conosciamo per un ragazzo dai sani principi con valori importanti e di grande spessore e per questo sono fiducioso nel pensare che chiarirà la sua posizione” afferma Mannarelli.
Le notizie emerse hanno lasciato increduli molti tifosi e sono in tanti ad esprimere solidarietà e a schierarsi con il calciatore. “Sono convinto al 100% che non centra niente! !!! Sono convinto che non é da lui!!!!! Forza Matteo”, “Un fuoco di paglia sicuro”, sono alcuni dei post su FB.
Intanto il capo della procura della Figc, Stefano Palazzi, ha aperto un procedimento sul caso Catania, che ha portato all’arresto del presidente della società etnea Pulvirenti per presunta compravendita di partite del campionato di Serie B. Palazzi ha chiesto alla Procura etnea gli atti dell’inchiesta.
