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NARDI SFIDA DI NUOVO IL NANGA PARBAT
“Stavolta sarò solo con la grande montagna”

daniele nardi scala una parete di ghiaccio sul nanga ParbatLATINA – Da solo, senza sherpa, senza corde fisse come sempre e  senza ossigeno durante la scalata. L’apinista di Sezze Daniele Nardi si prepara così al suo secondo tentativo di scalata invernale del Nanga Parbat, la cima pakistana di 8.125 metri, la nona più alta al mondo. Un’impresa mai riuscita prima.

L’anno scorso, il tentativo si era arrestato quando con la francese Elisabeth Revol, avevano rischiato di perdere uno zaino che, quando sei a oltre 6000 metri di altezza, significa sopravvivenza. L’ascesa si era interrotta con un principio di congelamento alle mani e ai piedi, a 6.450 metri dopo uno sperone di ghiacco (vedi foto) che fa paura solo a guardarlo in foto.

«Sarò solo quest’inverno sul Nanga Parbat, voglio capire cosa si prova ad affrontare una sfida così entusiasmante in piena solitudine», sottolinea Nardi, che partirà da Roma per il Pakistan il 20 gennaio, e tenterà l’ascesa fra il 29 gennaio e il 29 febbraio, attraverso una via nuova, mai percorsa da nessuno. «Avrò cuoco ed un aiutante al campo base ma sarò completamente solo sulla montagna: nessuno sherpa, niente corde fisse nè ossigeno durante la scalata. Sarà – sorride – una lotta contro me stesso prima che con la montagna».

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