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CONFESSIONI SCHIAVONE
Bartolomeo chiede incontro con associazioni antimafia

Carmine Schiavone nell'intervista esclusiva a Sky

Carmine Schiavone nell’intervista esclusiva a Sky

FORMIA – Un faccia a faccia con le associazioni antimafia, per scambiarsi notizie e programmare iniziative comuni. Il sindaco Sandro Bartolomeo e il delegato alla Legalità Patrizia Menanno lo hanno convocato all’indomani dell’intervista-choc rilasciata dal pentito Carmine Schiavone. Le sue rivelazioni circa l’interramento in basso Lazio di tonnellate di rifiuti tossici ad opera del clan dei casalesi non può lasciare indifferenti e il sindaco vuole andare fino in fondo. Dopo la lettera al Procuratore Nazionale Antimafia nella quale chiedeva l’intervento della magistratura al fine di accertare la veridicità delle rivelazioni e le presunte nefaste conseguenze sulla salute dei cittadini (Schiavone parla di 5 milioni di morti per tumore), Bartolomeo ha scelto di riunire le associazioni, di promuovere un coordinamento tra loro e il Comune. L’obiettivo è definire un’eventuale mappa di interventi condivisi per sensibilizzare l’opinione pubblica e interessare gli organi istituzionali, valutando la possibilità di creare un raccordo istituzionale e associazionistico anche con i territori campani coinvolti. Il tavolo tecnico si terrà nei prossimi giorni presso il Comune di Formia.

REALACCI – L’esponente del Pd presenta un’interrogazione al ministro dell’Ambiente su quanto affermato da Schiavone circa lo smaltimento di rifiuti tossici.
“Il traffico illecito di rifiuti è una delle attività più fruttuose delle ecomafie. Come denunciato dal dossier ‘Rifiuti Spa’ di Legambiente, il ciclo illegale dei rifiuti tra 2002 e 2012 ha fruttato alle ecomafie 43 miliardi di euro. La questione del traffico illecito dei rifiuti è riemersa con forza nei giorni scorsi, per via di alcune dichiarazioni rilasciate a stampa e tv da Carmine Schiavone, ex boss dei casalesi e collaboratore di giustizia dal 1993, che hanno suscitato non poche preoccupazioni. Schiavone ha infatti affermato di aver dichiarato in audizione alla Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti già nel 1997 i luoghi in cui la criminalità organizzata avrebbe interrato i rifiuti tossici, pericolosi e radioattivi in Campania e nel basso Lazio, facendo in particolare riferimento ai comuni di Casal di Principe e Latina. Nelle medesime interviste Schiavone ha, inoltre, affermato che gli atti della sua testimonianza sono stati secretati. Per sapere se il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, sia a conoscenza dei fatti e se intenda attivare gli organi di competenza del suo dicastero per verificare se quanto dichiarato dal pentito Schiavone rispetto ai luoghi di smaltimento dei rifiuti tossici in Campania e nel Lazio corrisponda o meno al vero, ho presentato un’interrogazione al ministro stesso” lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, depositando un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente sullo smaltimento illegale di rifiuti tossici in Campania.
“Visto che l’esigenza di secretare le audizioni di Schiavone era tutelare le indagini e visto che esse dal 1997 ad oggi hanno avuto tempo di essere svolte – conclude Realacci –, chiedo infine ai presidenti di Camera e Senato se non sia possibile togliere il segreto di Stato dalle audizioni del pentito Schiavone alla Commissione bicamerale di inchiesta sulle ecomafie del 1997”.

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