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ACCIARELLA SBAGLIATO L’ITER
Il Pd: “Di Giorgi ritiri la delibera o la impugneremo”

LATINA – “No alla cementificazione del borgo dell’Acciarella”. Torna a dirlo il Pd che fa leva sue due ragioni. In una conferenza stampa tenuta questa mattina proprio nell’antico abitato a ridosso del confine con Nettuno, il capogruppo del Pd Giorgio de Marchis, accompagnato dal segretario cittadino e da tutti i consiglieri comunali, ha spiegato che l’atto approvato dalla giunta per sbloccare le volumetrie (oltre 22mila metri cubi) è illegittimo “perché si tratta di una variante al Piano regolatore generale che, come tale, avrebbe dovuto essere approvata in consiglio comunale”.

Inoltre, ci sono ragioni di opportunità politica che dovrebbero vietare un’operazione considerata dall’opposizione una “spericolata forzatura”. Per il Pd infatti si tratta di una colata di cemento inutile in una zona di pregio quale ricompresa nella  Valle dell’Astura “che merita di più”. “La nostra proposta è spostare le volumetrie in altre aree urbane comunali già fornite di servizi; recuperare gli edifici antichi del sito e farne un centro studi sull’agricoltura. Solo la valorizzazione delle riserse ambientali e agricole dell’area, infatti, può portare sviluppo al territorio”, hanno detto Fabrizio Mattioli, Omar Sarubbo e Marcello Menegatti, sottolineando anche il controsenso di costruire in zone dove mancano le opere di urbanizzazione primaria.

Per il consigliere Moscardelli “il debutto all’urbanistica di Di Giorgi è da bocciare, neanche Zaccheo era riuscito a fare peggio”. “Le volumetrie previste dalla delibera dell’attuale giunta – ha rincarato Mauro Visari – sono il doppio di quelle che l’esecutivo Zaccheo pensava di concedere”.

ASCOLTA DE MARCHIS

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