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DIRITTO DI PROPRIETA’
Porcari: “Il Comune non risponde alle richieste”

LATINA – La legge n. 448 del 23.12.1998 stabilisce, all’articolo 31, che i comuni possano cedere in proprietà le aree comprese all’interno dei Piani di Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P.) che sono state assegnate in diritto di superficie.

I singoli proprietari degli alloggi e loro pertinenze, per la quota millesimale di proprietà corrispondente, possono richiedere al comune la cessione di quelle aree in cambio di un corrispettivo economico che decide il comune stesso. Questa pratica si chiama: “atto di trasformazione di diritto di superficie in diritto di proprietà”. Sarebbe il pagamento, da parte dei proprietari di immobili costruiti in convenzione, per diventare proprietari oltra che della casa anche del terreno su cui è costruita.

Il valore di un appartamento in diritto di superficie è inferiore a quello di un appartamento in piena proprietà, proprio perché dopo 99 anni il terreno su cui è costruito ritorna nella piena disponibilità del Comune, insieme alla proprietà del fabbricato salvo rinnovo.

Quindi coloro che volessero vendere il loro appartamento o che volessero richiedere un mutuo non potrebbero farlo sulla base del reale valore dell’immobile proprio perché è ancora in essere la convenzione che vincola quell’immobile a determinate condizioni. In pratica il valore dell’immobile senza il diritto di proprietà ha un valore molto inferiore rispetto al reale valore di mercato.

Da queste operazioni il bilancio del comune di Latina ha un’entrata di circa 800.000€ annui.

In questi giorni però abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini che da circa 40 giorni hanno fatto queste domande ma non hanno ancora ricevuto risposta. Gli uffici hanno informato i richiedenti che questi ritardi sono dovuti alla necessità da parte della nuova amministrazione di attivare delle nuove procedure per licenziare questi atti.

E’ evidente che questi ritardi, oltre a creare una serie di problemi ai cittadini che non possono sbrigare le loro pratiche per colpa della lentezza dell’amministrazione, possono provocare dei seri danni anche al bilancio comunale. Perché se queste pratiche non vengono licenziate il comune non incasserà i dovuti corrispettivi. In un bilancio già povero e che vede una serie di servizi a rischio per la mancata copertura finanziaria non ci possiamo permettere questa situazione.

Per tutti questi motivi, nella prossima commissione bilancio dove ci sarà, tra le altre, l’audizione del dirigente dell’urbanistica Tasciotti il PD chiederà informazioni su questa situazione e si farà promotore di tutte le iniziative per far si che i cittadini vedano rispettati i loro diritti.

Riceviamo e pubblichiamo da

Fabrizio Porcari

 

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