LATINA – Il consiglio provinciale ha approvato oggi il piano di dimensionamento scolastico che tanto ha fatto discutere in questi giorni e che non piace a molti dirigenti scolastici.
le criticità maggiori sono state riscontare a Latina, con la dirigneza di molte alcune scuole primarie e secondarie che si sono viste accorpate in modi giudicati paradossali, alcuni plessi sono perfino scomparsi, stesso problema che si verifica anche a Ponza, che perde la propria autonomia.
Ora la parola passa alla Regione Lazio per l’ok definitivo, anche se probabilmente il piano sarà messo in discussione.
Il Pd si è astenuto e Mauro Visari, consigliere provicniale, spiega i motivi di questa scelta
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audiovisari 14-11-11]
Queste le perplessità che hanno portato all’astensione del Pd:
1. Questo piano viene approvato in deroga alla legge regionale, senza che sia possibile rintracciare nella legge stessa alcuna giustificazione alla deroga.
2. Da anni il “fermi” di Formia chiede l’istituzione del Liceo artistico indirizzo grafico, per i quale l’istituto è attrezzato, senza che vi sia una risposta adeguata.
3. Viene istituito su Aprilia il Liceo delle scienze umane, si tratta di una scelta che non ci sentiamo di respingere ma che non risulta certo avere i connotati della urgenza né quelli della priorità. Allo stesso tempo, non si vuole prendere in considerazione l’istituzione del biennio di liceo scientifico a Pontinia.
4. Si fanno deroghe su deroghe alla legge regionale che stabilisce in 1000 il numero minimo di alunni per istituto, mentre si dimentica di fare l’unica deroga necessaria, quella su Ponza, che con i suoi circa 350 ragazzi non potrebbe avere l’autonomia, ma per le sue caratteristiche geografiche e territoriale dovrebbe averla.
5. Si istituisce il liceo linguistico e il liceo coreutico su Latina, senza considerare che quei due indirizzi sono già presenti al Manzoni, quindi una nuova istituzione a Latina svuoterebbe lo stesso Manzoni togliendigli l’autonomia.