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Il capitano Luigi Spadari dirige il Nucleo Investigativo
SABAUDIA – Ore contate per l’assassino di Antonio Aversano, il pensionato di 66 anni ucciso nella sua abitazione in via Ezio a Sabaudia nella notte tra martedì e mercoledì con 14 coltellate. Gli investigatori dei carabinieri avrebbero già chiuso il cerchio sul presunto responsabile, secondo indiscrezioni si tratterebbe di uno straniero. La conferma arriva dal colonnello ROBERTO BOCCACCIO, comandante provinciale dell’Arma. ASCOLTAaudioboccaccio indagini]
Un testimone è stato ascoltato a lungo ieri dagli investigatori dei carabinieri, coordinati dal pm Marco Giancristofaro, che hanno stilato l’elenco delle persone frequentate negli ultimi giorni di vita dal pensionato dell’uomo. E’ stata una intensa giornata per le indagini sul delitto: la pista sembra chiara.
Si scava negli ambienti del mondo omosessuale per risalire all’assassino di Antonio, Tonino, Aversano. Le indagini dei carabinieri, dopo che sul cadavere il medico legale Silvetro Mauriello ha eseguito l’autopsia, puntano in una direzione. L’uomo, il proprietario della Fiat Punto notatata a poca distanza dalla casa del delitto è stato ascoltato ed è stato rilasciato è comunque a disposizione dell’autorità giudiziaria, intanto il coltello con cui è stato uccisa la vittima è finito nei laboratori della scientifica, gli investigatori contano di torvare qualche traccia o impronta digitale. Repertate anche alcune bottiglie di birra trovate nella villetta sequestrata dalla Procura: i familiari di Aversano hanno riferito che l’uomo non amava bere.
